Così don Federico fa rinascere il campo Tre Pini

PADOVA. «Salendo sul campanile ho visto distruggere il Tre Pini. È stato un colpo al cuore, per me è stato triste vedere che un pezzo di Padova così ricco di storia se ne stava andando. Parlando con un amico, gli ho raccontato questa cosa, dicendogli che sarebbe stato bello riavere una squadra di rugby dentro alle mura di Padova, perché ormai ce ne sono solo fuori: Guizza, Altichiero, Stanga, Rubano. Da lì è nato tutto». Padre Federico Lauretta, parroco di Santa Giustina, racconta com'è nato il nuovo corso dell'Excelsior Rugby, una squadra che fa comunque parte del Real Padova (aggregamento sportivo di cinque parrocchie), ma che per la sua storicità, mantiene un nome a sé stante.
«Il campo di gioco è proprio dentro a Santa Giustina, è uno spazio in cui questo sport è anche un sistema educativo» continua Lauretta. «Il rugby in questo si presta molto: il rispetto per l'avversario, lo spirito di squadra, il terzo tempo sono tutti fattori molto positivi. Pensiamo alle gare e ai tornei, sì, ma non sono la nostra priorità. Poi, certo, se c'è qualche bel talento, lo segnaliamo alle squadre padovane più agonistiche di noi».
Il passo è molto breve perché Petrarca, Valsugana, Cus collaborano direttamente con l'Excelsior.
«C'è un allenatore del Cus, le ragazze del Valsugana: non ci vedono come concorrenti, perché puntiamo soprattutto all'avviamento al rugby. C'è grande collaborazione».
Dallo scorso mese di settembre una dozzina di bambini si allena nel campetto parrocchiale di Santa Giustina, che per accogliere formazioni fino all'Under 12 è più che adatto.
«Partecipiamo a gare e tornei e abbiamo in mente qualcosa di speciale a breve, ma non posso ancora dire nulla. C'è molto fermento: si sentiva bisogno di far rivivere il rugby nel centro storico di Padova e sono contento perché oltre allo sport, si porta avanti un progetto che parla di crescita educativa e di coesione. Ci sono anche i bambini di Casa Priscilla, in questo modo l'agonismo è declinato in modo sano e costruttivo».
L'Excelsior rugby del nuovo corso è stato possibile anche grazie all'intervento di alcuni old delle Ombre Rosse, tra cui Stefano Aghito, Cristian Meneghello, Ferdinando Ascanio, Maurizio De Poli e Adriano Francescon che hanno coinvolto l'ex biancazzurro Lucio Banzato (custode della documentazione societaria).
Per la parte burocratica è stato prezioso il contributo di Giorgio Mazzucato, presidente del Real Padova.
L’iniziativa di padre Federico ha trovato subito l’interesse dei ragazzi che abitano nel centro storico che così possonon riappropriarsi di uno spazio che ha visto sgambettare per decenni i loro padri e i loro nonni.
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