Curzio: «L'Albignasego mi è rimasto nel cuore»

Il bomber da 180 gol continua a segnare in Lombardia: «Due anni fa stavo per tornare a Padova»
NOSTALGIA. Giovanni Curzio pricipe bomber per cinque stagioni
NOSTALGIA. Giovanni Curzio pricipe bomber per cinque stagioni
 
CUSANO MILANINO.
Non ha perso il vizio del gol: neanche in Lombardia Giovanni Curzio ha smesso di avere quel feeling particolare con la porta. E con Treviglio, Melegnanese, Base 96 e Fino Mornasco ha confermato quanto i tifosi dell'Albignasego avevano ammirato.
 Come lui non ha mai segnato nessuno: 180 gol in granata (tra Coppa Italia e campionato) in appena 5 stagioni. Al trentasettenne bomber di Pozzonovo, trasferitosi per amore a Cusano Milanino dove lavora come magazziniere, mancano le stagioni in maglia granata. «Dopo il matrimonio, gli anni ad Albignasego sono la cosa che ricordo con maggior piacere - spiega -. Quei 5 anni mi hanno fatto crescere come persona e come calciatore».  Giovanni è ancora legatissimo al suo paese e al Veneto, tanto che un paio di anni fa aveva pensato ad un ritorno. «Non riuscivo a trovare squadra, così avevo pensato di tornare a giocare nel Padovano - racconta - mi avevano cercato il Campodarsego e il SaonaraVillatora. Ero disposto anche ad andare su e giù con l'auto, ma poi è arrivata un'offerta vicino a casa».  Curzio è rimasto legato ad Albignasego, tanto che la squadra dell'hinterland padovano rimane in cima ai suoi pensieri. «Continuo a seguire le vicende calcistiche dell'Albignasego, anche se è diventato San Paolo. Ma c'è grande spazio anche per il Pozzonovo: sono contento che sia salito in Eccellenza. L'ambiente è importante e merita questi successi».  Sposato con Alessia, una figlia di 5 anni di nome Sara, Curzio si gode l'avventura lombarda: «Con il Fino Mornasco siamo appena saliti in Promozione. In Lombardia ho segnato una quarantina di gol. La porta la vedo un po' meno, ma continuo a segnare. Le differenze con il calcio veneto? Le lombarde sono più forti tecnicamente, e i campionati sono più seguiti: in Eccellenza la media è di 600 spettatori».  E i vecchi amici? «Ho perso quasi tutti i contatti. Ho sentito Simonetto per una rimpatriata tra ex Albignasego. Ogni tanto mi sento con Vallotto, Terrassan, Santin e Ceccato». (f.fr.)

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