Dagli anni Sessanta il judo è in “conchiglia”
PADOVA. Porta un nome greco che significa conchiglia, ma in realtà il suo vero punto di riferimento sportivo è il Giappone. È la palestra Nuova Opide di via San Francesco che, dal 1960, propone corsi di judo, ora integrati anche da lezioni di aikido e difesa personale: è la più storica della città per le arti marziali. «Il judo rimane comunque la disciplina più richiesta», spiega il Maestro Giorgio Crema, che si è diplomato negli anni Settanta all’Accademia di Roma. Ora la palestra, che in passato ha portato nomi evocativi come Samurai Dojo e Budokai Judo, conta ben otto istruttori, tutti impegnati a insegnare i segreti delle arti marziali ad adulti e bambini. «Ci siamo specializzati da subito con i più piccoli, abbassando l’età media dei giovani atleti, che possono iniziare a frequentare i nostri corsi a partire dai tre anni. Siamo un punto di riferimento per il judo per tutto il centro storico di Padova, e infatti collaboriamo con molte scuole», aggiunge Crema. Fucina di campioncini, tra le sue mura sono cresciuti sportivamente anche vincitori dei campionati assoluti italiani di judo: come Michela Pigato Crema, arrivata prima nella sua categoria nel 2009 a Crotone. (an.cel.)
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