Dentro e fuori dal campo, le Citta-girls continuano a ballare

Il nuovo teccnico lenia Nicoli  ha introdotto la musica durante gli allenamenti «Le note ci restituiscono un po’  di complicità e ci danno la carica»

CITTADELLA

Il Cittadella Women continua a ballare. Le granata, archiviato il passo falso contro il Tavagnacco, hanno battuto ieri il Perugia 3-2, tornando a scalare la classifica di Serie B. Il Citta ora è sesto con 16 punti ma ha ancora tre partite da recuperare che potenzialmente potrebbero portarlo a ridosso della vetta. A dare la svolta ci ha pensato anche la nuova allenatrice, Ilenia Nicoli, subentrata lo scorso 20 ottobre. Emiliana, 45 anni, ex Nazionale, in panchina si è fatta le ossa con la Primavera del Sassuolo prima di accettare al volo la chiamata del Cittadella: «Ho sentito dentro di me che era un’occasione che non dovevo farmi scappare», confessa. «Quando mi hanno chiamato ho toccato con mano il lavoro certosino della società e mi è sembrato di avere a che fare con una realtà professionistica. C’è grande cura del settore giovanile, i tecnici sono selezionati con competenza, il club è ambizioso. È l’ambiente giusto per poter crescere, la lontananza da casa non mi crea problemi visto che svolgo questo mestiere con passione».

L’allenatrice, infatti, per il momento continua a vivere in provincia di Reggio Emilia e fa avanti e indietro da Cittadella. A volte anche a vuoto visti i disguidi che hanno portato a diversi rinvii nei mesi scorsi: «Il periodo è complicato ma è nelle difficoltà che possono nascere le cose migliori. All’interno del nostro gruppo si è creata una sinergia speciale, io e il mio staff abbiamo lavorato molto per tenere le ragazze sempre vive e attive, nonostante le poche partite. Le donne, a differenza degli uomini, se non proponi sempre qualcosa di nuovo tendono ad annoiarsi. Inoltre abbiamo iniziato uno specifico lavoro con un maestro della tecnica, Francesco Bennardo».

Il segreto, tuttavia, è un altro. «A me piace tantissimo la musica e sto portando avanti un percorso specifico in tal senso. Per Natale, io e i miei collaboratori, abbiamo regalato ad ogni ragazza una cassa portatile. La pandemia ha tolto un po’ di sapore anche alla vita di spogliatoio, visto che siamo costrette a dividere le ragazze in gruppetti anche quando si cambiano. La musica, fuori dal campo, ci restituisce un po’ di complicità mentre durante l’allenamento ci gasa. Tutta la fase di riscaldamento la facciamo accompagnati dalla musica, con una playlist che cambia di volta in volta. Io do qualche input ma la scelta delle canzoni spetta alle ragazze che sono libere di esprimere tutte le proprie emozioni. E così passiamo dal neomelodico napoletano al rock» .

Chi arriva prima in Serie A, il Citta maschile o femminile?

«Diciamo che sarebbe un sogno arrivarci a braccetto. E il calcio è bello perché aiuta ad alimentare i sogni. Quando sono arrivata non mi è stata chiesta la promozione ma solo di far giocare bene la squadra. Poi cerchiamo di essere ambiziosi». —



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