E il Pozzonovo va in pellegrinaggio

Eccellenza. Playout ok, lo staff di Fiorin andrà a piedi sino alla basilica del Santo
stella.partita tra il pozzonovo (maglia azzurra) e il vigontina (maglia rosso nera)..nella foto: attenzione dalla tribuna.ph:Zangirolami
stella.partita tra il pozzonovo (maglia azzurra) e il vigontina (maglia rosso nera)..nella foto: attenzione dalla tribuna.ph:Zangirolami

POZZONOVO. Un pellegrinaggio per la salvezza. E’ il voto fatto dai dirigenti del Pozzonovo Calcio allenato da Valeriano Fiorin che, dopo aver centrato in maniera rocambolesca la permanenza in Eccellenza conquistata ai playout con l’Ambrosiana, metterà in pratica la promessa fatta alla vigilia della sfida decisiva: tutto lo staff tecnico andrà in processione da Pozzonovo a Padova, direzione Basilica di Sant’Antonio, rigorosamente a piedi.

Già fissata la data: domenica 17 giugno, con partenza dallo stadio biancazzurro alle 6 del mattino e arrivo previsto poco dopo mezzogiorno, in tempo per la benedizione di fine mattinata.

Poi tutti in pulmino per il ritorno alla base. «Abbiamo fatto questo voto due giorni prima del ritorno con l’Ambrosiana – rivela mister Fiorin in occasione della cena di fine stagione, organizzata martedì alla trattoria “Da Giulia” di Stanghella – Ci saremo io, il mio vice, il preparatore atletico e molti dirigenti, in primis il presidente Giancarlo Zanchi. Saremo una quindicina».

Tutto per festeggiare una salvezza che ancora fa battere il cuore per come è stata ottenuta. «Abbiamo compiuto un’impresa. Tra infortuni in serie e rimonte subìte in pieno recupero ci è capitato l’incredibile. Ma la società non ci ha mai abbandonato, dando sempre la massima fiducia anche a me persino dopo sette sconfitte consecutive. Da qualsiasi altra parte mi avrebbero cacciato. Il Pozzonovo è una famiglia che permette di lavorare con serenità, dimostrandosi sempre presente e puntuale. Cosa rara di questi tempi». Come sta un ex professionista tra i dilettanti? «Vedere ragazzi che vengono ad allenarsi dopo otto o dieci ore di lavoro è una cosa che mi riempie il cuore. Anche perché nessuno si tira indietro, nemmeno quando li ammazzo con la parte atletica».

Questa salvezza è una rivincita dopo le retrocessioni con Piovese e Casalserugo? «Per me vale più del campionato vinto lo scorso anno. Non mi interessa quello che dice la gente, di sicuro più di qualcuno ci gufava». E il futuro del mister? A rispondere è patron Zanchi. «Alla prossima stagione inizieremo a pensare tra qualche giorno. Per ora ci godiamo il momento, dopo la vittoria con l’Ambrosiana ho pianto di gioia».

Matteo Lunardi

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