È remuntada Il vero Barça stronca il Milan

Messi (doppietta) demolisce i sogni rossoneri A segno anche Villa e Jordi Alba: 4-0 stellare
epa03620765 FC Barcelona's Argentinian striker Lionel Messi (C hidden) celebrates with his teammate David Villa (R) and Gerad Pique (up) after scoring the opening goal against AC Milan during the UEFA Champions League round of 16 second leg soccer match against AC Milan played at Camp Nou stadium in Barcelona, northeastern Spain, 12 March 2013. EPA/ALBERTO ESTEVEZ
epa03620765 FC Barcelona's Argentinian striker Lionel Messi (C hidden) celebrates with his teammate David Villa (R) and Gerad Pique (up) after scoring the opening goal against AC Milan during the UEFA Champions League round of 16 second leg soccer match against AC Milan played at Camp Nou stadium in Barcelona, northeastern Spain, 12 March 2013. EPA/ALBERTO ESTEVEZ

BARCELLONA. Una risposta a chi aveva cantato per due settimane il De Profundis alla squadra più forte del mondo. Il Barcellona doveva vincere 3-0 per rovesciare il risultati, ne ha fatti quattro con una dimostrazione di strapotere. Pur concedendo al Milan l’onore delle armi, l’uscita a testa alta. Ai rossoneri il miracolo non è riuscito, ma forse non si poteva sognare l’impossibile. Il Barcellona è ancora in cima all’Olimpo del calcio, passa il turno e si riprende la veste di grande favorita per un’altra Champions.

Non è il Barcellona dell’andata, si vede subito. Niente stucchevoli passeggetti laterali, manovra molto più incisiva e palloni quasi sempre in verticale. Il grande ispiratore è Iniesta, e poi c’è Messi, stavolta in stato di grazia. Cinque minuti e il Camp Nou esplode, gli artisti blaugrana duettano al limite dell’area, Messi alza la testa e piazza un sinistro irresistibile all’incrocio, sulla destra di Abbiati. 1-0 e via. Fino al 25’, minuto più minuto meno i catalani tengono un ritmo indiavolato, possesso di palla, stavolta efficace, che tocca il 72%, e Abbiati che deve due volte salvare la porta, prima su Inista, con l’aiuto della traversa, poi su Xavi, mettebdo in corner un diagonale velenoso.

Si dice che una cavolata a partita la difesa blaugrana la fa, e arriva puntuale ad una decina di minuti dall’intervallo: rilancio lungo dalla difesa milanista, Mascherano preso in controtempo, Nyang va via solo, ricordando il lampo di Pato dell’anno scorso, ma il suo diagonale centra il palo. Dallo spavento nasce la risposta, Barça in avanti, palla a Messi ed ecco un altro sinistro imparabile. 2-0 e vantaggio milanista annullato.

Secondo tempo e stessa musica, Milan in difficoltà, Barcellona deciso, cresce il numero di falli che Leo Messi subisce, segno che cala la lucidità dei rossoneri. Terzo gol: azione corale, Villa smarcato, sinistro millimetrico e ciao Abbiati. Tira un sospiro chi temeva i supplentari. Bojan, grande ex, per Flamini, Sanchez per Villa, il 3-0 lancia il Barcellona ma al Milan basta un gol per fare il miracolo. E il Milan non molla, soffre ma tiene aperta la sfida e fa tremare lo stadio quando Robinho è anticipato da Jordi Alba su invito di Bojan. Tre minuti di recupero, corrida finale ed ecco il colpo mortale, l’ultimo contropiede è blaugrana e tocca a Jordi Alba matare il Diavolo. 4-0, il sogno rossonero è finito. Il Barcellona vola ai quarti, assieme al Galatasaray che ha vinto (3-2) sul campo dello Schalke.

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