Fabbro non dimentica la sua Este: «Come sei bella, un giorno tornerò»

di Francesco Vigato ESTE A Este ha lasciato amici, ricordi e soprattutto il cuore. Filippo Fabbro, attaccante 27enne, sta vivendo la sua seconda stagione al Lecco (Seconda Divisione), ma i tifosi...
stella partita este(bianchi) manzanese(arancio) ph.zangirolami nella foto: fabbro(n18 este)esulta con i compagni e manda un bacio al pubblico x il goal della vittoria
stella partita este(bianchi) manzanese(arancio) ph.zangirolami nella foto: fabbro(n18 este)esulta con i compagni e manda un bacio al pubblico x il goal della vittoria

di Francesco Vigato

ESTE

A Este ha lasciato amici, ricordi e soprattutto il cuore. Filippo Fabbro, attaccante 27enne, sta vivendo la sua seconda stagione al Lecco (Seconda Divisione), ma i tifosi giallorossi lo ricordano ancora per quei 26 gol del campionato 2009/2010, quando i ragazzi allenati all’epoca da Francesco Feltrin sfiorarono la C2.

Prelevato dalla Spal e girato subito ai lombardi , «Filo» - originario di Risano (Udine) - si è confermato un grande bomber anche tra i professionisti, riuscendo a timbrare 13 gol in ventotto presenze al primo anno in seconda divisione. Ma nonostante una carriera in rapida ascesa non ha affatto dimenticato la società che lo ha lanciato nel calcio che conta.

A Este ti ricordano con affetto, hai ancora qualche contatto?

«Certo, mi tengo sempre informato. Stanno facendo benissimo, sono felice per il presidente Lucchiari e per tutta la squadra. Spero tanto ripetano la stagione di due anni fa, ma questa volta con il lieto fine. Sento spesso Moresco, con lui c’è sempre stata una grande amicizia avendo giocato insieme sia ad Este che a Tezze. So che è diventato capitano: se lo merita, è un bravo ragazzo e un vero leader».

Dopo una prima stagione da protagonista sulle rive del lago lariano, ora stai vivendo un momento non proprio felice con la tua squadra. Cos’è successo?

«Siamo ultimi in classifica. Non riusciamo a dare continuità ai risultati e mi dispiace, soprattutto dopo un campionato , lo scorso, nel quale abbiamo sfiorato i playoff concludendo al settimo posto».

Sono vere le notizie che ti danno in partenza?

« In parte sì, c’è stato qualcosa. I tifosi mi fanno sentire importantissimo e vorrebbero che restassi ma nel calcio mai dire mai».

E tu vuoi restare?

«A Lecco mi hanno accolto bene, ho avuto la fortuna di far tanti gol il primo anno conquistando l’affetto del pubblico. Qui si vive il calcio in modo molto passionale, bisogna ammettere però che c’è anche tanta pressione. In ogni caso sono cosciente che le cose nel giro di qualche giorno possono cambiare. Mancano 20 giorni alla chiusura del mercato, vediamo cosa succede».

Torneresti mai a Este?

«Perché no? Due anni fa si era presentata un’occasione irrinunciabile e ho voluto sfruttarla, approdando tra i professionisti dopo cinque anni di serie D. Este è una cittadina veramente stupenda, mi piaceva molto viverla in tutte le sue sfaccettature e sono affezionato all’ambiente. In futuro mi piacerebbe tanto tornare … Chissà».

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