Festosi martellatore nel ricordo di Friso

La sfida tra pugili italiani e tedeschi per commemorare il «terribile mugnaio» campione nazionale dei pesi massimi nel 1960 nel derby veneto con Scarabellin
Di Gianni Biasetto
BARON BOXE MEMORIAL FRISO ABANO FESTOSI-CHILLINGARYAN
BARON BOXE MEMORIAL FRISO ABANO FESTOSI-CHILLINGARYAN

ABANO. Una ventina di incontri tra rappresentati di due scuole pugilistiche diverse, quella tedesca e quella italiana, suddivisi in due pomeriggi (venerdì e domenica) per ricordare nella sua Abano un grande della boxe azzurra. Federico Friso, il «terribile mugnaio», campione italiano dei pesi massimi nel 1960, titolo conquistato per ko alla terza ripresa allo stadio Amsicora di Cagliari nel derby tutto veneto contro Bruno Scarabellin. Per ricordare quello che veniva anche chiamato «il gigante buono», la Diemme Padovaring ha anche organizzato in collaborazione con la famiglia Friso una mostra fotografica con cimeli d'epoca del pugile aponense all'hotel Tritone.

Dopo la prima giornata al coperto per il maltempo, ieri pomeriggio il sole ha permesso di posizionare il ring in piazza Dondi dall'Orologio, nel cuore del Parco Urbano Termale. Di fronte i migliori boxeur biancoscudati alla guida del tecnico Masimiliano Sarti ed i tedeschi del Tv Alzey Boxen, un team di Francoforte che annovera alcuni pugili che vestono la maglia della nazionale. I due capitani della Padovaring, Davide Festosi (nelle foto a sinistra) e Silvia Bortot se la sono cavata egregiamente nella formula del «dual match». Festosi opposto al compatto prima serie Nver Chillngaryan ha vinto nettamente sia il match d'andata che quello di ritorno. Ieri il padovano ha beneficiato anche di due conteggi inflitti al tedesco nel corso della seconda e della terza ripresa da un arbitro molto fiscale.

Una vittoria ed un pareggio, invece, per la vice-campionessa d'Italia Silvia Bortot che ha avuto qualche difficoltà ad inquadrare una Viktoriya Avramenko molto mobile sulle gambe e con la guardia ermeticamente chiusa. La biancoscudata ieri è partita piuttosto a rilento e si è rifatta nelle due riprese finali ma non è bastato. Giusto il verdetto di parità. «Silvia sta rientrando con fatica nei kg 64 perché è stata chiamata in nazionale», spiega il presidente del team padovano, Nicola Bartolamei, «purtroppo in questo momento non poteva dare di più». Due a zero anche in favore dello yout Tommaso Chiapperino che ieri si è sbarazzato del tedesco Ivan Kishenko. Vittoria anche per Gabriel Pal contro Nawab Khan. Una vittoria (venerdì) e una sconfitta (ieri) per Artur Gromov che ha dovuto soccombere ai punti al germanico Marcel Orsinger. L'esile tredicenne tedesco Oronzo Biradi, ragazzo di chiare origini italiane, che venerdì si era imposto sul coetaneo Paul Doncilia (Padovaring), ieri è stato costretto all'esibizione contro Antonio Musella per differenza di età. «Questo Memorial Federico Friso aldilà dei risultati è servito ai per i nostri ragazzi per fare esperienza contro pugili stranieri molto quotati, afferma Sarti junior. Peccato che il tempo ci abbia penalizzato nella serata inaugurale». In effetti ieri nell'elegante salotto del Parco Urbano Termale il contorno di pubblico era notevole.

A bordo ring anche la famiglia Friso: la moglie del campione Clelia ed i figli Barbara, Emanuela e Stefano.

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