Francia-Inghilterra, vince solo la noia

«Sheva, Sheva»: con la Svezia di fronte, il pubblico di Kiev ha incitato a lungo il vecchio leone d’Ucraina nel duello tra passato e presente del Milan. Doveva essere Shevchenko contro Ibrahimovic e così è stato nel primo round del girone D, una sfida subito bollente, visto il risultato della partita di apertura tra Francia e Inghilterra: è finita 2-1 per i padroni di casa con gol, occasioni e pali “griffati” dai due attaccanti guida, un autentico botta e risposta degno di un match pugilistico d’alta scuola che ha toccato l’apice nella ripresa.
La partenza è stata lenta, quasi sonnolenta, quasi intaccata dal virus della noia che aveva vinto Francia e Inghilterra, bloccate dal non gioco che aveva portato a un pareggino. Soltanto un’impressione: aiutato dalla disposizione tattica speculare delle due squadre (schierate con il 4-2-3-1), il match è salito di tono nel giro di un quarto d’ora, alimentato dalle folate ucraine, con Gusev a destra e Konoplyanka a sinistra. Al centro il vecchio leone Shevchenko, 36 anni da compiere, mira appannata nel corso della prima frazione, quando è poco preciso nel diagonale a tu per tu con Isaksson e nel momento di una girata, poi “rimediata” con un colpo di testa. Dall’altra parte Ibra gioca alle spalle dell’unica punta Rosenberg, evanescente centravanti che, nelle intenzioni del ct Hamren, dovrebbe trasformare i palloni confezionati dal milanista, da Toivonen e Larsson. Sbagliato.
Per vedere la Svezia davvero pericolosa bisogna aspettare la fine del primo tempo e Ibrahimovic che si fa trovare a centro area e piazza un colpo di testa con Pyatov inchiodato a terra. Palo. Dopo 7’ della ripresa, però, Ibra non sbaglia: 1-0 e lo stadio di Kiev diventa muto, di colpo. Ritorna a urlare solo quando il suo campione finisce a terra, dolorante: «Sheva, Sheva». E lui si rialza e risponde, due volte nel giro di sette minuti tra il 10’ e il 17’, l’ultima volta di testa anticipando proprio Ibrahimovic, improvvisato difensore nella sua area. È il colpo del kappaò al quale Ibra cerca di rispondere ancora una volta personalmente con un destro al volo, parato. L’Ucraina di Blokhin vola in testa nel suo girone.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova