Frosinone ultima spiaggia? Sgrigna: «Direi proprio no»

CITTADELLA. «Ciao amore». Alessandro Sgrigna saluta Ilari Anna, la più piccola dei suoi tre figli, con tutta la dolcezza del bravo papà. Il fantasista romano sta per entrare in spogliatoio e chiude la telefonata per fermarsi a parlare del momento nero che sta attraversando il Cittadella. Il contrasto con il tono che aveva al cellulare è straniante. «È normale che dopo una sconfitta come quella col Bari lo stato d’animo non sia dei migliori. Ora non ci resta che rialzarci e lottare» afferma.
Il d.g. Marchetti ha dichiarato che contro i pugliesi qualcuno è sceso in campo per «fare il compitino»: si sente chiamato in causa?
«Questo dovreste chiederlo a lui. Quel che posso dire è che so di non aver giocato bene, ma che quando si perde si perde tutti assieme. Nessuno va in campo per giocare male, ma contro i pugliesi ci siamo trovati troppe volte a sbagliare l’ultimo passaggio».
Ha pagato anche il fatto di aver giocato in un ruolo non suo, confinato sulla fascia destra?
«Faccio quello che mi chiede il mister. Se serve posso giocare anche esterno, poi, sicuramente, in una posizione più avanzata posso rendere di più».
Le statistiche dicono che, con 6 punti persi nei secondi tempi rispetto ai risultati del 45’, il Cittadella è una delle due squadre che spreca di più nella ripresa. Difficile parlare solo di sfortuna.
«In tutta la stagione non abbiamo sbagliato più di tre o quattro partite, mentre le altre sono state decise da episodi. Meriteremmo qualche punto in più, ma se siamo ultimi la colpa è nostra».
Nella scorsa stagione, in una situazione di classifica solo leggermente migliore di questa, arrivò a sorpresa la scorribanda in casa della capolista Empoli.
«Dobbiamo andare a Frosinone per fare lo stesso».
Che gara si aspetta sabato?
«Saremo in casa della seconda in classifica, una squadra che sta avanzando spinta dall’entusiasmo e che non mi immaginavo di trovare così in alto. Gioca con un 4-4-2 speculare al nostro, ha un ottimo collettivo e in attacco può contare su elementi pericolosi come Dionisi e Ciofani, che spiccano su gli altri».
E il Citta, in che versione scenderà in campo?
«Avremo fame. Su questo non abbiate dubbi».
Ieri si sono rivisti al Tombolato anche Barreca e Busellato, rientrati dalla parentesi azzurra con la B Italia. Minesso ha lavorato a parte.
Diego Zilio
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