«Frosinone, un test che ci dirà chi siamo»

CITTADELLA. Cittadella in vetta con 18 punti, Frosinone dodicesimo a quota 8. Se qualcuno avesse ipotizzato che la classifica sarebbe stata questa prima dello scontro diretto di stasera, valido come anticipo dell'ottava giornata, si sarebbe preso del pazzo. E invece Iori e compagni sono lì, e hanno saputo riprendersi immediatamente dopo lo scivolone interno con il Brescia di due settimane fa. «A Trapani abbiamo dato un segnale importante, soprattutto a noi stessi. È stata una gara difficile, interpretata bene, che ci regala ulteriore entusiasmo», afferma Roberto Venturato che, per l'occasione, ha convocato 21 elementi, tra cui Lora, in ripresa dopo la lombalgia che l'ha afflitto in settimana, ma probabilmente destinato alla tribuna. «Allo stesso tempo - continua Venturato - dobbiamo conservare la nostra umiltà».
Che avversario si aspetta stasera?
«Il Frosinone è retrocesso dalla Serie A e ha mantenuto l'intelaiatura della squadra che, nella scorsa stagione, con una partenza leggermente migliore si sarebbe potuta salvare. È un test molto importante per noi. Il coefficiente di difficoltà aumenta ancora, perché davanti avremo una delle squadre che hanno più possibilità di salire in Serie A, assieme al Verona, al Carpi e, credo, al Bari».
Facciamo qualche conto: tutta la rosa del Cittadella, a inizio stagione, costava meno del cartellino di Dionisi e Bardi, valutati 3,5 milioni a testa. Cosa pensa davanti a questo genere di confronti?
«Al fatto che dobbiamo mantenere la nostra dimensione e una visione chiara delle nostre prospettive. Non siamo il Frosinone o il Verona, ma abbiamo costruito una squadra che ha dei valori e che deve continuare a esprimerli. Il profilo deve rimanere basso: possiamo realizzare qualcosa d'importante, ma l'obiettivo principale resta mantenere la categoria».
Il Frosinone è reduce da due stop consecutivi e in trasferta, in questa stagione, non ha ancora segnato: pensa che adotterà qualche accorgimento tattico particolare contro di voi?
«Marino ha quasi sempre giocato con il 4-3-3, con due attaccanti esterni e un centravanti. In qualche occasione ha utilizzato due punte pure e potrebbe rifarlo, avendo a disposizione Ciofani, Dionisi e Cocco. In ogni caso ha sempre cercato di mettere in pratica un calcio propositivo, e la sua rosa ha le caratteristiche per assecondarlo. Certo, non è facile trasmettere le proprie idee a una squadra che ha già vissuto un ciclo estremamente positivo, iniziato in Serie C e arrivato in A. Ma il valore di Marino e dei suoi giocatori sono la base per un campionato di alto livello».
Lasciamo da parte il Frosinone: avrà saputo che dopo la sconfitta incassata dal Cittadella, Serse Cosmi, tecnico del Trapani, si è ritrovato la sua Audi incendiata.
«Quando leggo notizie del genere mi fermo subito e cerco di evitare di approfondire, perché ho sempre la speranza che nel calcio si pensi alle partite e i tifosi non vadano oltre gli sfottò, senza arrivare a condizionare la tranquillità delle persone. Mi auguro sia stato un incidente all'auto e niente di più, e che Cosmi riesca a trovare dentro di sé la voglia di lavorare bene come ha fatto sinora».
I timori di Marino. «Il Cittadella? Gioca bene- dice Pasquale Marino, tecnico dei ciociari - sta dando continuità alla scorsa annata e merita la classifica che ha. È una squadra che sa sia giocare in verticale sia fraseggiare. Dovremo essere bravi e aggressivi perché in avanti loro sono molto bravi. Iori a centrocampo, e Litteri, Chiaretti e Arrighini in attacco sono ottimi giocatori» Il tecnico dei ciociari dovrebbe riproporre Frara a centrocampo, ma non potrà contare sugli infortunati Russo, Kragl e Brighenti.
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