Gasperini querelato dagli ultras del Genoa

GENOVA. Non c'è pace tra una parte della tifoseria genoana e il tecnico Gian Piero Gasperini (foto). Il rapporto tra il Gasp e gli ultras si è andato usurando sempre di più fino a arrivare a un atto...
L'allenatore dell'Inter Gian Paolo Gasperini al Silvio Piola di Novara, in una foto del 21 Settembre 2011. ANSA / DANIEL DAL ZENNARO
L'allenatore dell'Inter Gian Paolo Gasperini al Silvio Piola di Novara, in una foto del 21 Settembre 2011. ANSA / DANIEL DAL ZENNARO

GENOVA. Non c'è pace tra una parte della tifoseria genoana e il tecnico Gian Piero Gasperini (foto). Il rapporto tra il Gasp e gli ultras si è andato usurando sempre di più fino a arrivare a un atto di divorzio vero e proprio: la querela, firmata dal presidente dell'associazione Genoa club Davide Traverso, contro il tecnico piemontese. Un atto che ha diviso profondamente i tifosi genoani: in rete e sui social network la maggior parte dei tifosi contesta tempi e modi per questo atto finale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è nelle parole pronunciate da Gasperini dopo Genoa-Palermo del 17 gennaio quando sulla Gradinata nord, casa genoana, apparve lo striscione «Il vostro progetto è inesistente, fuori dal cazzo allenatore e presidente». Una cosa che non andò giù a Gasperini, definito «narciso e avido» dagli ultrà, che nel dopo partita disse: «ho un concetto dei tifosi del Genoa molto più alto di Leopizzi, del Cobra o di Traverso, credo che la gradinata sia migliore. Io identifico i tifosi del Genoa in altro modo, non in queste persone. Quando il Genoa perde io sto male e invece c'è gente che quando il Genoa perde sta molto bene». Lo sfogo di Gasperini aveva raccolto la solidarietà di tutto il mondo del calcio, dividendo sempre di più la tifoseria rossoblù.

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