Gioca nella Primavera ma ha 42 anni Minala il baby-nonno

Il giocatore della Lazio smascherato da un giornale on line La società: «Falso, ha 17 anni, siamo pronti a querelare»

ROMA. «Ad agosto festeggerò 42 quarantadue anni. Spero che la Lazio mi tenga lo stesso». Vera o fasulla, l’intervista rilasciata a Senego.com, quotidiano on line del Senegal è di quelle che lasciano il segno. A parlare, infatti, è Joseph Marie Minala giocatore camerunese della Primavera della Lazio, 17 anni, finito nel “tritacarne” dei social network dopo la sua convocazione con la prima squadra biancoceleste per il derby la settimana scorsa (Reja, tuttavia, lo fece accomodare in tribuna). Il quotidiano senegalese rinvendica l’intervista come uno scoop, ringraziando l’equipe di giornalisti che hanno scoperto la verità. Verità che lascia un po’ senza parole e con un leggero sorriso a fil di labbra. Una di quelle notizie, insomma, che mettono, il buon umore. Un po’ come il finto traduttore nella lingua dei sordomuti, a fianco di Barak Obama durante i funerali di Mandela, che si scoprì essere un peracottaro. Minala, secondo Senego.com, infatti, avrebbe 42 anni e non 17. E avrebbe firmato un contratto con la società capitolina in fretta e furia per poter mandare i soldi a casa e mantenere la famiglia rimasta in Camerun. Il quotidiano, bonariamente augura che la Lazio non rescinda il contratto a Minala, visto che «è integro fisicamente». L’intervista è stata rilanciata da molti siti italiani primo fra tutti quello diretto dal giornalista Alfredo Pedullà. Il profilo fb di Minala, poi, (che ha postato una sua foto con la scritta respect=rispettatemi), neanche a parlarne: decine di “like”. Una persona gli ha scritto: «rispetto per il nonno del calcio».

Ieri la Lazio sul suo sito ufficiale ha smentito tutto, denunciando «l'ennesimo tentativo, da parte di ambienti ostili, di gettare luce sinistra sull'operato del Club. Preannuncia sin d'ora ogni azione mirante a far cessare un tale comportamento nel rispetto dei tifosi e dei calciatori, e si riserva di agire nei confronti dei responsabili per la tutela del buon nome della Società e del calciatore». Si vedrà. Intanto il calcio italiano registra un altro giocatore dall’anagrafe elastica, un nuovo emulo di Eriberto del Bologna poi diventato Luciano al Chievo, o di Taribo West che giocò nel Milan e nell’Inter ma nessuno giurò mai sulla sua età. D’altra parte “nonno” Roger Milla del Camerun, insegna. Nel calcio dei milionari tutto è ancora possibile. Basta un po’ di africana fantasia.

Paolo Baron

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