Giorgio Pizziolo ricorda: «Ho giocato con Bearzot Umile come Gabrielli...»

GIORGIO PIZZIOLO Il primo allenatore del Citta nel 1973, in passato ha giocato con Enzo Bearzot
GIORGIO PIZZIOLO Il primo allenatore del Citta nel 1973, in passato ha giocato con Enzo Bearzot
 
CITTADELLA
. Martedì se n'è andato Enzo Bearzot, Ct della nazionale italiana campione del mondo del 1982. Forse in pochi sanno che a Cittadella c'è una persona che ha avuto la fortuna di giocarci assieme.  E' Giorgio Pizziolo, primo allenatore del Cittadella nel 1973, che da giocatore ha esordito in serie A con Bearzot compagno di squadra.  Era il 1957 e i due giocavano nel Torino: «Era un Bologna-Torino 2-1», ricorda Pizziolo, 76enne cittadellese doc. «Io ero ala destra e lui giocava mediano. Formavamo una specie di colonia triveneta a Torino». Ricordi indelebili quelli di Pizziolo, soprattutto per i rapporti umani: «In allenamento facevamo la sfida tra triveneti e toscani - afferma. - A Bearzot non piaceva mai perdere. Ci teneva a vincere anche in queste circostanze. Eravamo molto uniti. Andavamo anche a caccia assieme a Ganzer e Grava».  Senza dimenticare i momenti conviviali vissuti in compagnia: «Ricordo che Bearzot voleva mantenere l'unità dei triveneti anche a tavola - spiega Pizziolo, marito della nota Pierina Pontarollo, salita alla ribalta per la partecipazione alla trasmissione Velone. - Si andava in un ristorante in via Alfieri. E' un peccato che abbia passato un solo anno con lui, visto che sono dovuto andare a Bari per il militare, scendendo così di categoria».  Per entrambi le strade si sono qualche anno dopo fatalmente rincrociate: «Negli anni'70. Lui era già nel giro della nazionale. Mi aveva proposto in una selezione all'Appiani per un corso di allenatore professionista a Coverciano. Era un corso dedicato a pochi eletti, ma io rifiutai perché avevo un'attività lavorativa e perché avevo da poco messo su famiglia. Ho preferito allenare a livelli più bassi squadre come Olympia e Cittadella».  Bearzot come Angelo Gabrielli? «Entrambi avevano la semplicità nei rapporti personali - dice Pizziolo. - Pur facendo le cose in grande tutti e due mantenevano l'umiltà e i piedi per terra».  Da Bearzot al Cittadella attuale il passo pare lungo, ma anche qui è un allenatore a spiccare: «Sono dalla parte della gestione Foscarini. Il Cittadella sta migliorando anche grazie a lui. Avendo avuto in gestione il bar dello stadio dai tempi della C/2 al primo anno di B nel 2000 di allenatori ne ho conosciuti tanti. Ho visto Glerean, Maran, ma la grinta e il ritmo che dà Foscarini negli allenamenti non li ho mai notati. Partecipa e segue i ragazzi».  Con queste prerogative il Cittadella dovrebbe salvarsi agevolmente: «Ho sempre creduto in questa squadra, anche quando all'inizio non andava. Il Citta l'ho sempre seguito tra casa e trasferta e mi ha sempre ispirato fiducia. Credo che si salvi, ma qualche ritocchino in difesa ci starebbe se si considerano infortuni e squalifiche».

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