Giro d’Italia, lo sprint di Benetton

TREVISO. Dai maglioni al nettare della vite e allo sport del pedale, passando per Autostrade e Autogrill. Ovvero, Alessandro Benetton, giovane manager dell’omonima famiglia trevigiana, entra nel mondo del vino. E di conseguenza anche in quello del ciclismo, sport che ama tanto. Meno soltanto dello sci - grazie al quale ha conosciuto la compagna Deboirah Compagnoni - e del surf. Ma sulla neve e sulle onde Alessandro deve ormai fare i conti con due ginocchia fragili, quindi eccolo a spasso, quando può, in bici da corsa. Presente anche a qualche competizione "leggera" come la Granfondo Pinarello, magari in compagnia di amici ciclisti e cicloamatori che hanno più tempo di lui da dedicare al pedale. Scusate, andiamo con ordine: Alessandro Benetton è nuovo azionista di maggioranza della casa vinicola Farnese, sponsor principale del team professionistico Vini Fantini Selle Italia, diretta da Luca Scinto. La squadra, che si presenta al via del Giro d'Italia capitanata da Danilo Di Luca e Stafano Garzelli, vanta tra i suoi effettivi anche il trevigiano Oscar Gatto, già vincitore di una tappa al Giro e l'ex Uct Francesco Chicchi. Alessandro Benetton sarà a Napoli per salutare la squadra all'antivigilia della partenza della corsa rosa. E certamente la sua presenza sarà uno degli avvenimenti significativi per uno sport che, sotto i colpi della crisi ma non solo, sta vivendo una crisi di sponsor notevole. Parlando della nuova partnership con i fondatori della Vini Farnese, Benetton ha detto: «Sono entusiasta di affiancare Valentino Sciotti e Filippo Baccalaro nel percorso di sviluppo internazionale del gruppo che rappresenta, per l'unicità del suo business-model, un caso di successo unico bel settore vinicolo italiano». Intanto ieri il neo acquisto della Vini Fantini, Di Luca, amico personale di Valentino Sciotti, ha esordito a Larciano. «Per me è come disputare il Laigueglia» ha detto «ovvero la prima gara della stagione: mi sembra prematuro parlare del mio ruolo al Giro. Mi metterò a disposizione della squadra». Squadra che oltre che da Di Luca e Garzelli, sarà composta da Rabottini (vincitore di una tappa lo scorso anno), Santambrogio, Gatto, Chicchi, Taborre, Monsalve e un uomo ancora da decidere. «Certo, ho conosciuto Alessandro Benetton alla granfondo di Treviso», commenta Marzio Bruseghin, che ha smesso di correre da professionista proprio quest'anno, «e non posso che felicitarmi per la scelta che ha fatto. Non so quanto tempo avrà da dedicare alla squadra che porta il nome dell'azienda che ha appena acquisito, ma so che quel marchio, portato in gare a tappe come il Giro e la Vuelta, potrà soltanto moltiplicare gli affari dell'azienda Farnese. In questi tempi magri, alla faccia di chi vuol male al pedale, la sponsorizzazione nel ciclismo ha una resa sicura, molto più che negli sport che si rivolgono a un pubblico di nicchia. Quindi buona fortuna e peccato: se fossi stato più giovane, mi sarebbe piaciuto correre per qualche anno per Benetton».
Antonio Frigo
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