«Grave l’errore di Nasca È un campionato falsato»

CITTADELLA. È un “day after” triste e ricco di polemiche quello che segue a Cittadella-Reggina. L’incredibile rimonta subìta sabato dalla squadra di Pillon rischia di compromettere il progetto salvezza degli uomini di Claudio Foscarini e la società granata grida allo scandalo. E pensare che sino ad un quarto d’ora dal termine Cordaz & C. erano matematicamente salvi. Ora, invece, a 180’ dall’epilogo del campionato la prospettiva pare ben diversa, complice anche la clamorosa svista del signor Nasca di Bari in occasione dell’1-1. «L’errore dell’arbitro è grave, anche perché Di Michele, che era già ammonito, con quel tocco di mano in occasione del pari ospite avrebbe beccato il secondo giallo e sarebbe quindi stato espulso», denuncia il presidente del Citta Andrea Gabrielli. «Lì la partita sarebbe finita. È un errore evidente, commesso da un arbitro che già due anni fa aveva assegnato alla Reggina due rigori contro di noi. Se due indizi fanno una prova...».
Il massimo dirigente granata parla di torneo falsato: «Mai come quest’anno abbiamo avuto così tanti torti. Ci sono tante variabili esterne che fanno pensare ad una stagione non regolare. Penso che ci siano stati negati 4-5 punti da decisioni negative degli arbitri. Decisioni che ci costringeranno a soffrire sino alla fine». Con ogni probabilità servirà vincere tra un paio di settimana al Tombolato contro l’Ascoli per evitare la drammatica coda dei playout. «Bisogna solo guardare avanti», taglia corto bomber Totò Di Nardo. «Manca troppo poco per pensare al passato. Adesso dobbiamo solo puntare a fare risultato ad Empoli, poi quasi sicuramente arriveremo all’ultima giornata a giocarci tutto. La vittoria della Reggina ha alzato la quota salvezza e adesso siamo dentro al calderone». Ha davvero dell’incredibile la débacle del Cittadella contro gli amaranto: «Sono riuscito a dormire due ore. Ci siamo complicati la vita da soli. È un peccato, perché in 15’ abbiamo compromesso un’intera stagione».
La rete del pareggio dei calabresi, viziata da un fallo di mano di Di Michele e da un presunto fuorigioco di Gerardi, potrebbe diventare l’episodio-chiave, in negativo, dell’annata cittadellese: «Sinceramente ci ho capito poco. Abbiamo preso un gol in contropiede con Baselli a terra, io che lo stavo soccorrendo e Di Carmine in avanti. Lì è cambiato tutto. Per quanto riguarda l’arbitro, sinceramente sembrava stesse fischiando il fuorigioco. Sull’1-1 ci è cascato il mondo addosso e non siamo riusciti a gestire il pari. Siamo forse mancati in personalità e voglia di vincere».
Da oggi il Cittadella dovrà dimenticare il match di sabato e pensare solo alle ultime due partite: «Dobbiamo stare uniti e concentrati. Non bisogna avere come alibi l’arbitraggio di Nasca, anche perché con il Novara l’errore era stato molto più eclatante». Toccherà a Di Nardo guidare i compagni verso la salvezza: «Ho realizzato 8 gol. Mi sento bene fisicamente e mentalmente. Ho trovato continuità. Mi avrebbe fatto piacere se il gol di sabato fosse stato quello della salvezza».
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