Gravina ha detto stop «Serie B, si resta a 19 e adesso finalmente si pensi solo a giocare»
ROMA
La grana della Serie B in prima battuta, poi le nomine e i primi passi programmatici in vista di una nuova riunione più operativa. Il primo Consiglio federale del governo di Gabriele Gravina in Federcalcio si è risolto nel giro di un'ora e mezzo. Il tempo per augurare ai componenti una stagione di "lavoro fruttuoso e incisivo, perché le aspettative sono tante e tali da assumerci tutti le responsabilità cui siamo chiamati dall'attuale momento storico", poi fissare la linea politica sulla sentenza del Consiglio di Stato in merito al blocco dei ripescaggi in Serie B e le nomine dei due vicepresidenti: eletti all'unanimità Cosimo Sibilia (vicario) e l'esordiente Gaetano Miccichè. Si rivedono Claudio Lotito, Damiano Tommasi e Marcello Nicchi, tutti dichiarati eleggibili dalla Corte d'appello federale. Sulla B, il neo presidente della Federcalcio richiama prima tutti al campo: «Auspico che tutti tornino a giocare. È un invito che credo verrà accolto», si dice sicuro, ripagato a stretto giro di posta dalle date dei recuperi fissate dalla Lega Pro per tutte le squadre che ambivano al ripescaggio. E che, secondo Gravina, a questo punto dovranno essere realiste dopo che lo stesso Consiglio federale oggi ha "preso atto" dell'ordinanza del Consiglio di Stato che di fatto lascia la Serie B a 19 squadre.
La B a 20 squadre sarà molto più probabilmente esecutiva dalla stagione prossima a seguito della riforma dei campionati che sta per prendere vita. Parola definitiva, comunque, verrà data dopo il merito fissato per il 15 novembre. In un altro Consiglio federale che si preannuncia già più tecnico, con la questione che sta più a cuore alla nuova governance, quella sulle norme più stringenti sulle licenze nazionali: «Entro il 31 dicembre, sei mesi prima dell'ipotetica scadenza storica, si fisseranno le regole per potersi iscrivere. Questo significa dare certezza», tiene a precisare il numero uno federale. «Saranno norme chiare», assicura, «che eviteranno tutte quelle zone grigie che hanno creato queste tensioni».
Il mese prossimo si entrerà nel dettaglio anche per quanto riguarda la composizione del comitato di presidenza. E sulla Nazionale Gravina assicura: «Non userò il mio tempo per interferire con l'area tecnica: la Federazione deve creare tutti i presupposti per un ambiente più idoneo a centrare i migliori risultati possibili. Il resto spetterà alla gestione tecnica. Noi possiamo solo tifare». —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova