Hackett in maglia Petrarca quella foto di 20 anni fa

Il play della nazionale azzurra partecipò al Torneo Ministars a Roseto degli Abruzzi «Che piacere rivederla». Il tecnico Orano: «Già si capiva che era molto forte»  



Cosa resta del Mondiale di basket in Cina? Le istantanee della Spagna di coach Sergio Scariolo e Ricky Rubio, che ha dominato la finale contro l’Argentina conquistando la Coppa del Mondo. Ma anche una vecchia foto, tirata fuori da un cassetto dal Petrarca, che ha rievocato i giovanissimi protagonisti del rinomato Torneo Ministars disputato oltre 20 anni fa a Roseto degli Abruzzi. Proprio nel giorno in cui gli azzurri di Meo Sacchetti sfidavano gli iberici, futuri campioni del mondo, in una partita da dentro o fuori, la società bianconera riportava alla luce un’immagine un po’ sbiadita di quella squadretta che con il senno di poi sarebbe potuta diventare uno squadrone.

Con quel gruppo, guidato dall’istruttore Andrea Codato e dal suo vice Federico Orano, scese in campo a Roseto anche Daniel Hackett, playmaker della Nazionale ai Mondiali cinesi. Fu l’unica volta in cui indossò la maglia del Petrarca. Siamo nel 1998, Daniel Lorenzo Hackett, ora in forza al Cska Mosca, non ha ancora 11 anni e milita nel settore giovanile dell’allora Scavolini Pesaro. Il papà Rudy era stato giocatore Aba e Nba prima di trasferirsi a Forlì. Il Petrarca era entrato in contatto con la famiglia di Daniel in un precedente torneo. Sulla strada verso Roseto, la delegazione bianconera si fermò a prelevarlo a Forlimpopoli e con lui portò al torneo anche un suo compagno di squadra a Pesaro.

«Erano entrambi molto svegli anche in campo e molto avanti tecnicamente», ricorda Orano, «Daniel era molto educato e concentrato. Era alto per la sua età con una buona stazza, non velocissimo, ma si vedeva che sapeva giocare. Il Petrarca aveva anche Riccardo Malaguti che all’epoca era uno dei più forti in Italia della sua annata. Il torneo andò abbastanza bene, anche se non riuscimmo a raggiungere la finale».

Andrea De Franceschi, autore della foto alla celebre Arena 4 Palme (il campo da basket all’aperto più antico d’Europa), in cui Hackett indossava la canotta numero 12, rammenta proprio che Malaguti (numero 5 in foto) «era uno dei prospetti più futuribili del Veneto». «Arrivò anche a giocare con le Nazionali giovanili, ma dovette fermarsi per guai fisici», precisa De Franceschi.

Sempre in quel Petrarca d’annata giravano anche altri nomi noti della pallacanestro padovana come Alvise Benini e Andrea Giacomelli, quest’ultimo ora a Limena in C Silver da giocatore e alle Lupe come fisioterapista. Tornando ad Hackett, la sua esperienza al Petrarca fu fugace, ma non trascurabile. Prima della partita tra Italia e Spagna, il play azzurro ha infatti ringraziato il Petrarca per il bel ricordo, commentando la foto con il post della società su Instagram («Fantastica!! Che piacere rivedere questa foto. Grandi ricordi»). È stata solo una parentesi, ma ha lasciato un segno indelebile. Non solo in Hackett. —

Mattia Rossetto

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