“Ho scoperto Del Piero”, presentato il libro in cui Scantamburlo racconta la sua storia

PADOVA. Come scoprì Alex Del Piero, una mattina del novembre 1987, Vittorio Scantamburlo, il miglior talent scout che il Calcio Padova abbia avuto nella sua storia, dal dopoguerra in poi? È lui stesso a raccontarlo, condendo poi di tanti altri aneddoti il ricordo di una vita spesa sui campi di pallone (prima come giocatore, poi come allenatore e infine come osservatore), ad Alberto Facchinetti in un libro dal titolo emblematico - “Ho scoperto Del Piero” - presentato ieri al “PePen” di Piazza Cavour (edizioni InContropiede, prezzo 15.50 euro). Oltre all’autore e al protagonista del racconto (nella foto), sono intervenuti il presidente della Biancoscudati Padova, Giuseppe Bergamin, e Pippo Maniero (legatissimo a Scantamburlo). A 85 anni, pur combattendo con gli acciacchi dell’età, Vittorio ricorda benissimo tutti i ragazzi che ha portato in biancoscudato. Due su tutti, dopo Del Piero: Ivone De Franceschi, spiato da un terrazzo in occasione di un raduno organizzato a Monselice dal Torino, e Luigi Sartor, tesserato nonostante i forti dubbi del padre riguardo alle proprietà tecniche del figlio.
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