Il Cus Padova rinuncia alla serie A/1
Mancano 30 mila euro, le ragazze non possono iscriversi al campionato

LE TARGHE. Qui accanto le giocatrici del Cus che hanno conquistato la A/1 e che ora dovranno rinunciare alla promozione. A destra le ragazze premiate ieri mattina dall’assessore Zampieri
PADOVA.
I portieri Annalaura Faggion e Caterina Tripepi, i difensori Elisabeth Maran, Elena Scarpa, Laura Fiorin, Anna Spatolisano e Sofia Varotto, i centrocampisti Chiara Mezzalira, Francesca Barbieri, Federica Bernucci, Giulia Degli Alessandrini, Giulia Valente e Nina Heinrich, le attaccanti Michela Zanella, Sofia Antelo Bravo, Alessandro Bravo, Alessandra Benetton e Laura Lorenzato, l'allenatore Patricio Austin, il dirigente accompagnatore Paolo Zanello. Sono in venti e compongono la rosa del Cus Padova che ha conquistato sul campo la promozione nel massimo campionato femminile di hockey su prato. Quello di ieri doveva essere un giorno felice vissuto in una sala speciale, la Paladin del Comune di Padova, dove l'assessore Umberto Zampieri ha poi consegnato la doverosa targa ricordo. Da una parte la gioia per un riconoscimento meritato e sofferto, dall'altra la delusione di sapere che dovranno rinunciare a giocare in A/1. Nel mezzo trentamila euro, una cifra ridicola per lo show business, una montagna di soldi per chi ritiene che lo sport sia una formidabile arma di educazione, integrazione e formazione per i nostri giovani. Il Cus femminile di hockey prato non potrà così tornare nella massima serie e dovrà restare in A/2. Un peccato perché Padova vanta una grande tradizione in questa disciplina, risultando città guida, insieme a Genova e Cagliari, dell'intero movimento italiano. Una bella favola iniziata dopo la seconda guerra mondiale, dai magazzini dell'ex stadio Littorio, oggi Colbachini, dove i soldati inglesi lasciarono i loro bastoni. Da allora, in settantadue anni di storia, ragazzi e ragazze padovani sono riusciti a conquistare cinque scudetti e altrettanti tricolori a livello giovanile, oltre a una infinità di giocatori chiamati a vestire la maglia azzurra della nazionale. Zampieri non ha solo premiato la società Cus Padova. Targa ricordo anche per la squadra femminile del 2001 Team Tennis Academy (Tjasa Srimpf, Giulia Squadrin, Camilla Bortolon, Cecilia e Beatrice Barbiero, capitani Paolo Frasson e Riccardo Marcon), che ha conquistato la serie B e la squadra di calcio femminile del San Carlo Pontevigodarzere, anche loro approdate in serie B. Quella appena conclusa è stata una stagione trionfale per il movimento padovano che ha raggiunto risultati clamorosi, a livello di singoli atleti e di sport di squadra. Scudetto nel rugby, serie A raggiunta per la Pallavolo Padova, senza dimenticare poi le finali perse da Este tennistavolo e Ghosts nell'hockey linea, con i tanti successi individuali.
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