«Il Palaghiaccio? Funziona ma ci dovrebbero aiutare»

PADOVA. Due anni fa, più o meno di questi giorni, veniva inaugurata la pista del nuovo Palaghiaccio, ubicato nel centro sportivo Plebiscito, a ridosso di una delle due tribune dello stadio del rugby. La superficie interessata è di 4 mila mq., con una pista olimpica per il ghiaccio di 58x28 metri, adatta ad ospitare tutte le discipline del settore a livello internazionale, due piastre polivalenti di 29x28 metri, tribune, spogliatoi e servizi. Un’iniziativa di successo oppure un azzardo?
La risposta ci arriva da Dimitri Barbiero, 52 anni, il maggiore dei quattro figli di Lino Barbiero, l’imprenditore che ha creato questa cittadella dello sport nella zona est della città e presidente della 2001 Sport Accademy, che gestisce l’impianto. È il numero due della srl e responsabile del settore ghiaccio. «Probabilmente», osserva, «abbiamo scelto il momento sbagliato per fare un investimento del genere, 3 milioni e mezzo di euro, che alla fine supereranno i 5, perché il Comune non può aiutarci, le banche non fanno nulla per agevolarci, la Fondazione Cassa di Risparmio si fa attendere, dopo che ci aveva promesso di darci concretamente una mano, e la Regione, che ci aveva eletto come impianto d’eccellenza in pianura, preferisce i Palaghiacci montani».
Eppure i padovani, e non solo loro, hanno dimostrato di apprezzare la novità.
«L’affluenza è enorme, noi con il ghiaccio lavoriamo da novembre a maggio. Durante le festività natalizie e di fine anno ovviamente abbiamo un grosso ritorno, ma negli altri periodi teniamo corsi-base di tutte le varianti del pattinaggio: artistico, velocità, danza e sincronizzato. Poi c’è l’hockey e adesso stiamo pensando di aprire anche al curling».
Costi?
«Le tariffe normali variano in media dai 6 ai 9 euro al giorno, pattini compresi (ce ne sono più di 1000 paia in magazzino, ndr). Per i bambini fino ai 12 anni si scende a 5 euro. Giovedì, venerdì e sabato l’impianto è aperto dalle 9 a mezzanotte, gli altri giorni sino alle 23. Quando facciamo il sold out, portiamo sino a 400 persone a pattinare. Ma vorrei ricordare i giovedì sera degli studenti universitari, a 6 euro, e la straordinaria presenza dei cinesi: qui vengono in tanti».
Ci diceva dell’hockey. Davvero sareste pronti ad iscrivervi ad un campionato?
«A livello giovanile sicuramente. I ragazzini dai 6 ai 15 anni si allenano con Jacopo Cancellieri, ex giocatore dell’Alleghe. Potrebbe nascere in quel contesto la prima formazione del Plebiscito hockey. L’onere di una squadra di serie C, tanto per dire, è proibitivo: 400 mila euro a stagione. E senza sponsor non si va da nessuna parte... Comunque, abbiamo già la formazione di pattinaggio artistico femminile, fascia 8-14 anni».
In conclusione, che cosa chiedete adesso?
«Alle aziende di starci vicine. Non è possibile che al Palaghiaccio di Asiago ci sia chi, imprenditore padovano, lascia 800 mila euro di pubblicità l’anno! Il secondo auspicio è che la Regione guardi anche a noi, non solo alle realtà di montagna. Infine, sollecitiamo una detassazione sulle spese di gestione, gas, luce, acqua, e tutto ciò che ne consegue».
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