Il pistolero Piatek stende il Napoli segna una doppietta e il Milan fa festa

La Juventus stasera cerca la qualificazione con l’Atalanta Allegri: «Un test importante in vista della Champions»
Milan's Krzysztof Piatek jubilates after scoring his second goal during the Italy Cup quarter-finals soccer match AC Milan vs SSC Napoli at the Giuseppe Meazza stadium in Milan, Italy, 29 January 2019. ANSA/MATTEO BAZZI
Milan's Krzysztof Piatek jubilates after scoring his second goal during the Italy Cup quarter-finals soccer match AC Milan vs SSC Napoli at the Giuseppe Meazza stadium in Milan, Italy, 29 January 2019. ANSA/MATTEO BAZZI

ROMA. Semplicemente devastante. Piatek si prende subito il Milan, segna una splendida doppietta in 27’, fa ammonire anche due difensori avversari che proprio non riescono a fermarlo, stende il Napoli e regala ai rossoneri la semifinale di Coppa Italia. E se l’Inter dovesse domani sera battere la Lazio a San Siro si proporrebbe un incandescente doppio derby. Il polacco è subito protagonista, va in gol già al 10’, lanciato da Laxalt, sfrutta la dormita di Maksimovic, entra in area e fulmina Meret. Dopo un’opportunità di pareggiare di Insigne (13’), arriva il raddoppio al 27’ con Piatek che addirittura irride Koulibaly, non proprio l’ultimo arrivato. L’attaccante lo porta a spasso in mezzo all’area e lascia partire un siluro che non dà scampo a Meret. Il polacco è scatenato e per fermarlo servono le maniere forti con gli inevitabili gialli per Malcuit e Koulibaly. E quando al 79’ Gattuso prudentemente decide di sostituire Piatek con Cutrone, esplode l’applauso di San Siro. E il Napoli? È stordito. Nella ripresa comunque ci prova riaprire la partita, Romagnoli (48’) ribatte sulla linea il tentativo di Milik; Donnarumma (53’) smanaccia su un angolo di Ghoulam, e al 66’ respinge un tiro carico di effetto di Ounas. Ma non c’è niente da fare. Il Milan tiene, vince 2-0 e ottiene una meritata qualificazione.

Oggi in programma altre due partite. La sfida di Bergamo con l’Atalanta (si gioca alle 20. 45) non vale solo la semifinale di Coppa Italia, ma è un test “mentale allenante” per la Juventus anche in chiave Champions. Lo dicono i numeri, con una sola vittoria nelle ultime quattro sfide in casa dei nerazzurri, il momento vissuto dai bergamaschi, spumeggiante macchina da gol e miglior attacco di tutta la Serie A, ma anche la formula della partita secca a eliminazione diretta. «Non sarà semplice, l’Atalanta è in grande condizione e a livello fisico è una delle poche squadre che riesce a stare al nostro livello», conferma Massimiliano Allegri.

L’obiettivo bianconero a Bergamo è la qualificazione alla semifinale, per provare a “giocare la quinta finale consecutiva” ed “è allenante in chiave della Champions” anche se di Europa l’allenatore della Juventus vorrebbe che si parlasse a tempo debito e nei modi giusti: «Quella di Madrid è una partita di calcio, non c’è scritto da nessuna parte che la Juventus sia la megafavorita, la candidata numero 1 al successo finale. Sembra che la Juve debba solo aspettare il 1° giugno per vincere la Champions, è una roba da folli».

La Coppa Italia come traguardo principale per tagliare anche quello della terza qualificazione europea di fila. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini ci crede e ci prova, nonostante il terzo incrocio pericoloso consecutivo con la Juventus in tre anni. «Il fatto di giocare in casa ci dà fiducia, anche se affrontiamo la più forte di tutte», è il pensiero di Gasperini, «con Gomez dietro Ilicic e Zapata abbiamo aumentato la pericolosità in attacco: prendiamo più gol, ma ne segniamo molti di più. Il nostro pubblico ci trascinerà».

In programma oggi (ore 18.15) anche Fiorentina-Roma che si giocano un posto in semifinale. E Di Francesco lo vuole. «Ci teniamo tanto, come è giusto. Cercheremo di entrare in semifinale, sapendo che giochiamo fuori casa», spiega il tecnico, consapevole però che se al Franchi si ripresenterà la Roma vista domenica nei secondi 45’ sarà davvero difficile passare il turno. Anche perché anche la Fiorentina vuole andare avanti. Fra i più attesi Muriel, tre gol in due gare, e ovviamente lo scatenato Chiesa che col giallorosso Zaniolo (cresciuto pure lui nel vivaio viola) darà vita a un duello fra i migliori talenti del calcio italiano. —

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