Il pugilato del Veneto preso a sberle a Roma

Si è chiusa con un quasi totale fallimento la spedizione dei nostri atleti L’unico a salvarsi soltanto parzialmente è stato Festosi, medaglia di bronzo
Di Gianni Biasetto
- Davide Festosi, 18 anni, si allena alla Padova Ring Il suo coach e' Sarti
- Davide Festosi, 18 anni, si allena alla Padova Ring Il suo coach e' Sarti

ROMA. La novantesima edizione dei Campionati italiani Assoluti di boxe, conclusa ieri pomeriggio alla caserma Gelsomini della Polizia di Stato di Roma, è stata un fallimento per il pugilato dilettantistico veneto. Nessun boxeur della nostra regione è riuscito a entrare in finale. La maggior parte dei nostri rappresentanti si è fermata agli ottavi.

Ai quarti di finale sono approdati solo i padovani Davide Festosi e Andrea Fracca nei 64 kg e Ait Abid Mohamed nei 60 kg. Dei tre l'unico a passare in semifinale è stato Bazooka Festosi che ha battuto ai punti (14 a 11) il campano Gianluca Picardi. A negare l'accesso alla finale al portacolori della Padovaring, che nelle ultime due edizioni del campionati aveva conquistato la medaglia d'argento, è stato il pugile delle Fiamme Oro Carmine Cirillo. Una debacle insomma.

Gino Freo, maestro della Boxe Piovese, si consola con il fatto che Donato Vangeli e Fabio Introvaia, i pugili che hanno eliminato i suoi Andrea Fracca e Stefano Mantegazza, ieri si sono laureati campioni italiani. Una magra consolazione anche se Fracca e soprattutto Mantegazza avranno modo di migliorare. Accontentarsi della medaglia di bronzo di Davide Festosi, che è pur sempre tra i quattro migliori pesi welter italiani, sarebbe un grosso errore. Anche perché non è detto che il pugile non faccia in un futuro neanche tanto lontano un pensiero al professionismo, soprattutto nel caso in cui la Nazionale lo ignori. Il suo tecnico Sarti vuole vedere se il ragazzo interessa ai tecnici azzurri in vista della composizione della squadra che parteciperà ai Giochi olimpici del 2016 a Rio de Janeiro. Alla luce dei non risulti ottenuti a Roma il Comitato Veneto della Federazione, da poco capeggiato dal mestrino Luciano Favaro che ha rilevato il padovano Guido Pistore, dovrà lavorare sodo sul settore giovanile.

«Oltre a una maggiore divulgazione della boxe nelle scuole serve l'organizzazione di importanti tornei internazionali per far crescere i nostri pugili», commenta il tecnico della Padovaring Massimiliano Sarti. «Ritengo di poca importanza continuare ad allestire riunioni che vedono di fronte ragazzi delle nostre società del Veneto. Come Padovaring nella stagione 2013 abbiamo in programma l'allestimento di alcuni dual-match andata e ritorno con atleti di diverse squadre straniere. Un primo approccio di questo nuovo modo di far fare esperienza ai nostri pugili lo avremo già quest'anno, dal 26 al 28 dicembre quando le nostre pugilesse Silvia Bortot, vice campionessa italiana, e la campionessa italiana youth Alessia Canonica andranno in Francia a combattere al torneo Adidas. Ritengo sia questa una delle strade per far acquisire esperienza internazionale agli atleti. Su questo ci aspettiamo incentivi dal Comitato Veneto della Federazione che non deve ignorare la situazione di difficoltà in cui versano i team».

Ripartire dal basso, dunque.

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