Il sogno di Marco Trivellato «Parerò per il Buffalo»

PADOVA. Ci credi, ci speri e alla fine ci riesci, in pieno stile american dream. In un momento storico in cui a farla da padrone sono spesso le parole crisi e depressione, c’è un giovane talento del pallone di casa nostra che negli ultimi giorni ha coronato il sogno di una vita, quello di mollare tutto e cercare fortuna negli Stati Uniti. Si tratta di Marco Trivellato, ventiquattrenne portiere scuola Cittadella che dopo una lunga trafila in serie D ed Eccellenza con Abano, Belluno, Derthona, Este e Campodarsego ha spiccato il volo per una nuova avventura a stelle e strisce. Il tutto grazie a una borsa di studio che gli ha spalancato le porte del campionato Ncaa, la più importante lega dei college americani, dove Marco giocherà a Buffalo in D1 con il Canisius. Il primo step del calcio professionistico statunitense.
«Tramite Stefano Romanin, un mio ex allenatore, sono venuto a Buffalo per ottenere una borsa di studio» racconta Marco, padovano del quartiere Santa Croce. «Grazie all’aiuto di un suo conoscente mi sono stati organizzati due provini, il primo con una squadra di D3 e il secondo con una D1. Il campionato Ncaa è suddiviso in tre divisioni e la D1 è quella con il livello più alto. Entrambi i test sono andati bene ma la D3 non poteva garantirmi la borsa di studio con cui mantenermi: così ho scelto la D1, che assicura anche maggiore visibilità».
L’ultimo ostacolo prima della consacrazione è stato poi quello più ostico, un esame in lingua inglese.
«Per fortuna è andato tutto bene e da lì è partito l’iter burocratico che mi ha permesso di coronare il sogno di una vita. Perché lasciare l’Italia? Per giocare a certi livelli è quasi impossibile conciliare sport e studio. In più ero stanco di tante regole assurde che favoriscono solo l’impiego di portieri fuori quota. Da noi quando non sei più under non vali nulla, qui nessuno ti chiude le porte in faccia».
Com’è ora la tua giornata-tipo?
«Vivo nella Soccer House del club insieme a tre compagni. Al mattino ho lezione dalle 8.30 alle 9.45 e allenamento dalle 10 a mezzogiorno. Dopo pranzo nuova lezione fino alle 16 e poi studio. Se non c’è seduta doppia con la squadra, verso sera vado in palestra. È un’avventura nuova e stimolante e farò del mio meglio».
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