Kioene, un pensierino a Kovar dopo l’infortunio a Randazzo

Il suo telefono in queste ore è bollente, ma è inutile chiedere a Stefano Santuz di sbottonarsi: «Nomi non ne faccio, dico solo che stiamo sondando ogni possibile soluzione per sostituire quanto prima Randazzo». Il direttore sportivo della Kioene Padova è ancora comprensibilmente abbattuto per aver perso sino a fine stagione uno degli uomini di punta su cui aveva edificato la sua squadra, a causa della lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro rimediata nella fase finale del match vinto sulla Sir Perugia.
Allo stesso tempo ha la necessità di andare avanti nella difficile ricerca di uno schiacciatore che non faccia rimpiangere l’azzurro, e nelle ultime ore è stato subissato di proposte dai procuratori sportivi, desiderosi di piazzare un loro assistito. «Stiamo guardando sia al mercato italiano che a quello straniero, non avendo vincoli a riguardo. Posso solo aggiungere che vogliamo un giocatore già pronto per essere inserito in squadra, che non compreremo tanto per comprare e che l’obiettivo è di chiudere la trattativa per l’inizio della prossima settimana».
Insomma, non in tempo per il delicatissimo scontro diretto con Ravenna in programma domenica in Arena, ma subito dopo. Già, ma quali sono le piste da seguire? Quella più calda porta dritta a Jiri Kovar, pronto a rimettersi in gioco. Lo schiacciatore ceco ha terminato lo scorso 30 novembre il periodo di stop per doping, dopo essere stato trovato positivo al Thc metabolita (principale sostanza psicoattiva presente nella cannabis). La Procura aveva chiesto la squalifica per un anno, invece Kovar è stato fermato per 4 mesi e pertanto può tornare sotto rete e magari ripartire all’ombra del Santo. Si tratterebbe di un elemento di indubbie qualità tecniche, peraltro di proprietà della Lube Civitanova, che già aveva mandato in prestito Randazzo a Padova. Quali gli ostacoli, allora? Diversi. Uno: la stessa Lube, che ha interrotto i rapporti col giocatore dopo la notizia della positività, ma che è comunque ancora proprietaria del suo cartellino e può decidere dove mandarlo. Due: Santuz vuole un martello già “pronto”, mentre Kovar è fermo dalla scorsa finale scudetto con Perugia. Tre: bisogna fare i conti con l’interessamento di altre squadre come Siena, che già in estate non ha badato a spese, e Vibo Valentia.
Sembra invece essersi subito affievolita la voce riguardante nientemeno che il bulgaro Matey Kaziyski, dopo la rescissione del contratto con lo Stocznia Stettino per problemi finanziari: è stato proposto anche a Padova, ma ingaggiarlo costerebbe moltissimo e nelle ultime ore sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di un suo arrivo a Verona. Escluso invece il rientro anticipato dal prestito al Brescia (capolista in A/2) di Sebastiano Milan. —
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