La Carron su facebook: «Se amate, tesseratevi» Ed esplode la polemica

BARBARA CARRON La vice presidente è d’accordo con Cestaro sulla tessera del tifoso
PADOVA
. La presa di posizione è netta. Dopo l'ultima stretta dell'Osservatorio che ha praticamente impedito ai tifosi sprovvisti di tessera di andare in trasferta, il Padova ha provato sulla propria pelle che vuol dire giocare veramente fuori casa. Il primo segnale a Cittadella, quando per la prima volta i tifosi biancoscudati si sono trovati in netta minoranza. Il secondo, molto più fragoroso, venerdì sera a Verona. La bolgia del Bentegodi ha di fatto annichilito i nemmeno 300 tifosi del Padova al seguito della squadra. Altro record in negativo per le trasferte scaligere, che anche ai tempi più bui della C sfioravano quasi il migliaio di appassionati biancoscudati presenti. E così il presidente Cestaro ha ribadito quanto espresso già qualche settimana fa: «I nostri tifosi dovrebbero fare come quelli del Verona e tesserarsi, senza che si arrabbino è una costatazione». Parole a cui fa eco la frase scritta dalla vicepresidente Barbara Carron sulla sua pagina Facebook dopo il pareggio di venerdì e che ha scatenato un dibattito infinito tra tantissimi tifosi biancoscudati. Ecco il testo della Carron rivolto ai tifosi: «Se amassi alla follia un uomo, scenderei a compromessi pur di poterlo amare. Se amate la vostra squadra del cuore, se amate il Padova, il vostro Padova fate in modo di non lasciarci mai più soli come questa sera al Bentegodi...mai più...». Insomma, la società si è schierata apertamente a favore della tessera del tifoso, non tanto per i presunti effetti positivi che dovrebbe portare, quanto per i devastanti risvolti negativi che si stanno abbattendo sul tifo lontano dall'Euganeo. L'argomento ha scatenato le reazione della tifoseria sul web facendo emergere opinioni contrastanti. Dai tesserati che invitano anche i ragazzi della Fattori ad abbandonare la propria protesta in nome dell'amore per il Padova, a qualcuno che, pur essendo abbonato, condivide la battaglia degli Ultras. E poi ci sono i non tesserati che continuano a difendere la propria libertà personale anche a costo di vedere la partita in tv o restare fuori dallo stadio, come successo ieri ad un centinaio di ultras. Infine c'è un altro dato. Vero che a Verona si sono tesserati quasi tutti, altrettanto vero che le trasferte dell'Hellas contano numeri impressionanti. Possibile che, con una squadra prima in classifica, dei quasi 5000 tesserati biancoscudati soltanto 300 seguano la squadra in una trasferta a un'ora di macchina?
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