La Padovani torna a vincere le volate

La gloriosa società fondata nel 1909 avrà sede a Teolo
Di Gianni Biasetto
BARON PRESENTAZIONE CICLISTI PADOVANI TEOLO alberto ongarato con galdino peruzzo
BARON PRESENTAZIONE CICLISTI PADOVANI TEOLO alberto ongarato con galdino peruzzo

PADOVA. La Ciclisti Padovani riattacca il numero sulla schiena e dopo anni torna al ciclismo pedalato. Il primo colpo di pedale del rilancio della gloriosa società fondata nel 1909 al caffè Pozzo Dipinto, vicino al Palazzo del Bo, è stato dato giovedì sera nella nuova sede operativa del sodalizio, alla Polo Distribuzione di via S. Benedetto a Teolo, l'azienda dell'attuale presidente Galdino Peruzzo.

Nei piani della rinnovata Padovani non c'è solo il ritorno alle corse a partire da quest'anno, con una squadra nella categoria internazionale Juniores di ragazzi tra i 17 e i 18 anni affidata al team manager Alberto Ongarato e al direttore sportivo Stefano Stecca, ma anche un ambizioso progetto per pedalare a Padova che avrà come clou la prima edizione della granfondo Città di Padova fissata per il 29 giugno.

Si tratta di una corsa che si snoderà su due percorsi di 97 e 145 chilometri con partenza e arrivo nella cornice del Prato della Valle e del Velodromo Monti. Con il tracciato più lungo la manifestazione, oltre ad attraversare in lungo e in largo i Colli Euganei e il bacino termale di Abano e Montegrotto, interesserà anche i Berici.

«Il nuovo progetto sportivo non ha come solo unico obiettivo la valorizzazione del ciclismo giovanile», fa notare Peruzzo, «ma anche la promozione culturale del territorio e della mobilità sostenibile attraverso la bicicletta. Per quanto concerne l'aspetto agonistico, il mio sogno è quello di riportare sul gradino più alto del podio la maglia della S.C. Padovani formando uomini, prima ancora che atleti. Va ricordato che la nostra società nella sua storia ha vinto ben tremila gare».

Alla serata di giovedì oltre al presidente Galdino Peruzzo, erano presenti il vice Olimpio Rigoni, l'amministratore Martino Scarso, il team manager Alberto Ongarato, ex corridore professionista che ha fatto parte del treno per le volate del campione del mondo Mario Cipollini e di Alessandro Petacchi, l'addetto alla comunicazione Luigi Barbiero e l'addetto stampa Giovanni Bettini.

Ad impreziosire la nuova sede della Padovani c'erano alcuni cimeli della storia della società, come il tandem con cui Sergio Bianchetto e Giuseppe Beghetto hanno vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Roma del 1960.

Risultato che i due velocisti hanno replicato quattro anni più tardi a lle Olimpidi di Tokyo.

Le foto dei corridori che con la maglia biancoverde hanno vinto 11 medaglie olimpiche (6 d'oro, 3 d'argento e 2 di bronzo), 12 campionati del mondo e 52 titoli italiani dal 1913 al 1983. Olimpio Rigoni ha anche ricordato quella che nel 1961, all'epoca del presidente Giacomo Galtarossa e del direttore tecnico Severino Rigoni, è stata considerata la «squadra invincibile».

Di quel team facevano parte oltre a Bianchetto e Beghetto, Valentino Gasparella ed il giovane Bruno Gonzato, vincitore del tour de l'Avenir e del Tour de France dei giovani.

«Il pullman della nazionale di allora era tutto di ciclisti della Padovani», ha ricordato con giusto orgoglio Rigoni.

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