Laura Dalla Montà sul tetto d’Italia

TORINO. In una tre giorni intensissima con più di ottanta gare disputate tra settore maschile e femminile, si sono conclusi ieri a Torino i campionati italiani juniores e promesse di atletica leggera.
Molti i risultati dei padovani da segnalare. Oltre agli ori delle favorite della vigilia di Giulia Camporese (Cus Padova) e Desirée Rossit (Fiamme Oro) e agli argenti di Virginia Morassutti e Silvia Zuin, da incorniciare è la vittoria nei 3000 siepi promesse di Laura Dalla Montà (nella foto in alto a destra) che prevale su tutte in 10’44”36 grazie a un allungo perentorio negli ultimi 200 metri. I complimenti vanno a lei e al suo allenatore padovano Alessandro Briana, tecnico Fiamme Oro con cui Laura ha migliorato se stessa di più di 20 secondi in un anno. Tantissimo. Un’altra medaglia di peso è quella ottenuta dall’atleta di Assindustria Sport Federico Ayres Da Motta, che coglie l’argento nel salto in alto juniores a pari misura (2.09) con il vincitore. Il campione italiano indoor in carica fa una gara senza errori fino a 2.06 metri, superando i 2.09 metri alla terza prova. I due errori a questa misura si riveleranno, però, fatali, poiché l’italo-ucraino Terentyev riesce a valicare l’asticella alla seconda prova al contrario di lui. Federico lo sa e finita la gara rimane a lungo sdraiato, sconsolato, sui sacconi del salto in alto. Non conferma appieno le buone premesse della prima giornata, invece, il poliziotto Marcell Jacobs, che sabato si era migliorato fino a 21”15 nelle batterie dei 200 metri. Complice una partenza troppo controllata, l’italo-texano delle Fiamme Oro, veronese di Desenzano del Garda, coglie il bronzo sui 200 metri junior, non facendo meglio di 21”45. Oltre alla citata partenza un po’ al rallentatore, sulla prestazione pesano la poca abitudine a correre il mezzo giro di pista, considerato che l’atleta delle Fiamme Oro nasce come saltatore in lungo. Il ventenne avrà comunque l’occasione di riscattarsi la prossima settimana nei Giochi del Mediterraneo under 23, che si disputeranno a Aubagne, in Francia e a cui prenderanno parte anche altri due atleti-poliziotti, protagonisti a Torino: Desirée Rossit, oro nell’alto promesse e Hassane Fofana, argento nei 110 ostacoli nella stessa fascia d’età. Dopo le medaglie di Fiamme Oro, Assindustria e Cus non poteva mancare l’acuto della quarta società padovana, Città di Padova, che ottiene il bronzo sui 1500 metri promesse grazie alla volata di Marco Pettenazzo, seguito dal tecnico padovano di grande esperienza Franco Sommaggio. Il suo tempo finale è di 3’45”30. Studente di Medicina, il mezzofondista quest’anno si è migliorato fino a 3’42”59 sui 1500 metri, aggiornando il proprio primato anche sugli 800 metri, corsi una settimana fa in 1’48”36. È naturale che, in una gara tattica con continui cambi di ritmo, ieri non sia riuscito a migliorarsi ma la sua prova davvero di sostanza lo proietta in una nuova dimensione. Peccato forse per un piccolo ritardo nel reagire all’accelerazione impressa dai battistrada quando mancava mezzo giro alla fine. Un plauso però va a lui per essersi guadagnato proprio sul filo di lana il bronzo ai danni dell’atleta del Cus Torino El Kabbouri. L’ultima medaglia di giornata arriva dal giavellotto grazie a Nicola Copetti, che al quarto lancio tocca quota 59.23 metri. In crescendo la sua serie di lanci: 55.23; 55.44; 56.90; 59.23; 57.09, con un ultimo lancio nullo alla ricerca dell’argento che rimane distante un solo metro.
Il bilancio complessivo per i padovani è così di 10 medaglie: 3 ori, 4 argenti e 3 bronzi.
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