LeBron a Hollywood riaccende lo showtime

Col miglior giocatore del mondo i Lakers tornano a sognare, ma interrompere la dinastia di Golden State sarà dura



Comincia l’anno quinto della dinastia Warriors. Dopo quattro Finals consecutive e tre titoli conquistati Golden State si presenta da ultrafavorita ai nastri di partenza. Il dream team agli ordini di coach Steve Kerr è uscito addirittura rafforzato dal mercato, con l’arrivo di Demarcus Cousins, miglior centro puro della lega se tornerà in condizioni fisiche decenti dopo il gravissimo infortunio di gennaio al tendine d’Achille.

Steph Curry, Klay Thompson, Kevin Durant, Draymond Green e Cousins: tutti all star. Un simile concentrato di talento non si vedeva dall’Nba anni Ottanta, quella dei Lakers di Magic e Kareem, dei Celtics di Bird, dei Sixers di Doctor J. Nella notte italiana è andato in scena l’esordio contro Oklahoma City con annessa cerimonia di consegna degli anelli che nello sport americano simboleggiano la vittoria, poi fino a giugno sarà caccia al terzo titolo consecutivo: gli ultimi a realizzare l’impresa del “three-peat” sono stati i Lakers di Shaq e Kobe tra 2000 e 2002.

A proposito di Los Angeles, dopo cinque anni di crisi la squadra più glamour della lega ritorna sotto i riflettori grazie all’arrivo del campione di maggior impatto mediatico del globo. LeBron James a Hollywood, un destino che da almeno un paio d’anni sembrava già scritto e che adesso è realtà. Icona dello sport business pari solo a Cristiano Ronaldo, King James è pronto a massimizzare il suo potenziale commerciale nella capitale dello show business. Non a caso, la prossima estate sarà protagonista di Space Jam 2 per la Warner Bros, sequel del film interpretato da Micheal Jordan nel ’96 che incassò all’epoca oltre 200 milioni di dollari. Attorno a James girano da tempo voci su una futura carriera nel cinema, ma la sfida in campo è ancora in cima alla sua lista di priorità. Pur alle soglie dei 34 anni fisicamente e mentalmente non è mai stato così in forma, grazie a un’etica del lavoro e a una cura del corpo ossessivi. Nella sua routine d’allenamento ci sono crioterapia, camera iperbarica, stivali di compressione e nello staff personale consulenti di biomeccanica, nutrizionisti e posturologi. E la squadra? Questi Lakers sono lontani dall’essere una pretendente al titolo, ma il talento giovane non manca a cominciare da Brandon Ingram, esterno con apertura di braccia da centro, in grado di giocare in tre ruoli.

A Ovest i rivali più accreditati si annunciano gli Houston Rockets di Mike D’Antoni, con il duo delle meraviglie Chris Paul-James Harden ai quali si è aggiunto ora anche Carmelo Anthony. A Est i favoriti per l’accesso alla Finals sono i Boston Celtics che recuperano Irving e Hayward dopo gli infortuni della scorsa annata: talento da titolo, ma sotto le plance i biancoverdi sembrano davvero troppo leggeri. Sempre a Est attenzione all’esplosione di Antetokounmpo a Milwaukee, pronosticato da molti Mvp stagionale.

E gli “italians”? Preseason da incorniciare per Danilo Gallinari: sarà l’uomo-chiave nel sistema d’attacco dei Clippers e l’unica incognita restano gli infortuni. Quanto a Marco Belinelli, promette bene il ritorno a San Antonio, dove riabbraccia Ettore Messina e Gregg Popovich, anche se gli Spurs sono in ricostruzione. Infine, la novità dell’arrivo a Toronto di Sergio Scariolo: sarà uno dei vice di coach Nurse. —





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