Mandorlini è il «mister X» di Verona

Quinto pari consecutivo. A Foggia il Cosenza vince e Biancolino segna di... mano
 
VERONA.
Una giornata da ricordare in Lega Pro: l'attaccante del Cosenza Biancolino è andato a segno dopo aver rubato il pallone con la mani al portiere del Foggia, e il gol è stato convalidato; i giocatori di Pro Patria e Catanzaro hanno protestato platealmente contro la crisi delle rispettive società; Renate-Entella è stata sospesa per l'infortunio muscolare dell'arbitro Terzo.
 Passano quasi in secondo piano gli argomenti del campo: il Gubbio è campione d'inverno; Mandorlini è il «mister X» di Verona; la Nocerina ha vinto l'11ª partita.  Andiamo con ordine: nel girone A di Prima Divisione il Gubbio non si ferma più dopo sei vittorie consecutive. L'ultima "vittima" è la Salernitana, superata per 3-1, con gol di Sandreani, il figlio dell'ex allenatore del Padova. Il titolo d'inverno è sicuro: tre punti di vantaggio sul Sorrento e successo nello scontro diretto. L'unico successo esterno della giornata è quello della Spal sul terreno del Como (3-2). Sconfitto il Bassano ad Alessandria nel finale (1-0). Nella zona bassa della graduatoria il deludente Verona di Andrea Mandorlini, al quinto pari di fila, non riesce a superare al Bentegodi il Pergocrema, neppure con un rigore concesso al 91' e sprecato sul palo da Le Noci.  Nel girone B non si ferma la Nocerina, che aveva già in saccoccia il titolo d'inverno: la squadra di Auteri vince l'undicesima partita su 17 passando sul campo del quotato Lanciano (2-1). Secondo stop consecutivo per il Foggia di Zeman, battuto allo Zaccheria dal Cosenza di Somma. Decisivo Biancolino, autore di una doppietta ma anche di un brutto episodio in occasione del primo gol. Al 12' il portiere Santarelli raccoglie la palla su un cross da destra, Biancolino gliela ruba con un chiaro tocco di mano. L'arbitro e i suoi collaboratori non si accorgono di nulla e assegnano il gol tra lo stupore generale.  In Seconda Divisione, nel girone A la capolista Pro Patria vince in casa contro il Montichiari di Ottoni (1-0). Ma la notizia è la plateale protesta dei giocatori bustocchi: al fischio d'inizio sono rimasti immobili per un minuto, con le spalle rivolte alla palla, sportivamente gestita dai bresciani. Protesta per il mancato pagamento degli stipendi da parte del patron Savino Tesoro.  Nel girone C li imitano i colleghi del Catanzaro, sedutisi nella loro metà campo per un minuto, per protestare in merito alla crisi della società (non ricevono lo stipendio da mesi). Il Pomezia, in segno di solidarietà, si è limitato a palleggiare nella sua metà campo, per poi vincere facile 2-0.

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