Marianna Agostini, un oro in coppa del Mondo: «Vedo solo ombre, pedalare mi dà felicità»
Originaria di Campodarsego, ha 21 anni e corre nel tandem insieme ad Alice Gasparini. In Australia un successo strepitoso

Stefano Volpe / PADOVA
È nata una nuova stella nel ciclismo paralimpico italiano. Ed è una stella tutta padovana.
Marianna Agostini, 21enne originaria di Campodarsego, ha debuttato alla grande nella stagione internazionale del paraciclismo. Nella prima tappa della Coppa del Mondo 2024, ad Adelaide in Australia, la giovane si è portata a casa una medaglia d’oro e una d’argento nella categoria tandem, in coppia con la sua guida Alice Gasparini. Un successo strepitoso se si pensa che Marianna pedala a livello agonistico da meno di un anno, ma ci ha messo pochissimo per attirare su di sé le attenzioni della Nazionale, raccogliere le prime grandi vittorie, e prenotare già un posto per le Paralimpiadi di Parigi del prossimo settembre.
D’altronde, questa ragazza sembra nata per fare sport, anche per la determinazione con la quale ha combattuto le avversità che la vita le ha messo davanti.
«All’età di due anni e mezzo ho contratto l’uveite, una malattia che mi ha compresso la vista, fino a rendermi praticamente cieca», ha raccontato Marianna. «Già a cinque anni avevo solo cinque decimi di vista, poi sempre meno e adesso vedo poco più che luci e ombre. Le rare volte in cui sono da sola giro con il bastone bianco, se mi accompagna qualcuno, invece, seguo i suoi movimenti e soprattutto ascolto molto».
Una capacità d’ascolto che si rivelerà fondamentale nel suo percorso sportivo, che, come per tutti gli ipovedenti, è legato a doppio filo con quello della propria guida. Marianna inizia a mettersi in luce nell’atletica leggera e va subito fortissimo visto che a 15 e 17 anni conquista due medaglie, una d’argento e una d’oro, nei 100 metri ai Giochi europei paralimpici giovanili. Poco dopo, tuttavia, è costretta a sottoporsi a una nuova operazione a un occhio che finirà per causarle problemi irreparabili nella corsa. A seguito di questo intervento, il contatto dei piedi con l’asfalto le procura forti dolori all’occhio e dopo aver cercato qualche rimedio decide di abbandonare l’atletica. Ma non lo sport.
Si rimette in marcia nel ciclismo grazie all’aiuto di Pierino Dainese che la tessera per la società di cui è presidente, la padovana Restart Sport Academy. Contemporaneamente entra anche in Obiettivo3, il progetto di sostegno allo sport paralimpico fondato da Alex Zanardi. Va subito forte e così la Nazionale le assegna come guida Alice Gasperini, 26enne di Como, ex ciclista professionista. Assieme stupiscono tutti vincendo l’estate scorsa la medaglia di bronzo a cronometro ai Campionati europei, fino all’ultimo capolavoro. In Australia, Marianna e Alice prima strappano la medaglia d'argento nella prova a cronometro, quindi sbaragliano la concorrenza e vincono l’oro in quella in linea. «Amo pedalare, sono felice, ho un ottimo rapporto con la mia guida e ci alleniamo al massimo per partecipare alle Paralimpiadi», il sogno di Marianna.
LE ALTRE MEDAGLIE. A tenere alti i colori del veneto nella Nazionale paraciclistica ci sono altre due campionesse. Ad Adelaide, la veterana trevigiana Francesca Porcellato ha conquistato due medaglie d’argento nella categoria H3, mentre l’emergente Giulia Ruffato (36enne di Pianiga) ha vinto la medaglia d’oro in linea e il bronzo a cronometro nella categoria H4.
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