Mary per sempre «Lascio il basket è il momento giusto»
Sbrissa, 30 anni, capitana storica e una vita al San Martino «Ho ricevuto un sacco di messaggi, mi dicono: sei come Totti»

SAN MARTINO DI LUPARI. «Mi ha fatto molto piacere ricevere un sacco di messaggi in cui mi paragonano a una leggenda, come Francesco Totti». Non saranno struggenti come l'addio del capitano della Roma, ma le parole di Maria Luisa Sbrissa, per tutti semplicemente Mary, che lascia il basket giocato e le Lupe dopo quasi un ventennio, sono da lacrimuccia facile. La capitana appende le scarpe al chiodo dopo aver contribuito a scrivere pagine indelebili della società giallonera, vivendo tutta l'escalation del Fila San Martino dalla Serie C alla Serie A/1, con una parentesi tra 2006 e 2009 nel campionato universitario statunitense. Fatte le debite proporzioni ci sta tutta allora che anche Mary venga annoverata tra le leggende del basket sammartinaro, che presto potrebbe organizzarle un match d'addio.
Simboli e bandiere, attaccati per così tanto tempo alla stessa maglia, oggi non ne esistono più. Sbrissa (30 anni) è stato tutto questo fino alla fine dell'ultima stagione. «Credo che adesso sia arrivato il momento giusto per chiudere un ciclo e aprirne un altro», sottolinea la giocatrice originaria di Castelfranco Veneto, «Ho investito tante energie con le Lupe, ora inizio un nuovo percorso di vita». Nel'estate del 2015 Sbrissa posticipò le nozze con l'amato Daniele per vestire la maglia della Nazionale azzurra in Cina. Cosa che la dice lunga sul rapporto simbiotico tra lei e la palla a spicchi. «La pallacanestro è sempre stata una mia ossessione positiva», ammette, «È stata una scelta difficile, ma che ho cercato di prendere con la massima serenità. Lascio San Martino in un momento in cui abbiamo raggiunto il top e dopo che nell'ultimo campionato ho potuto giocare nel quintetto più forte di sempre del Fila. Peccato solo non aver agguantato le semifinali, ma quest'anno ho vissuto un'annata incredibile con un gruppo fantastico, assieme al quale abbiamo conquistato delle vittorie storiche».
Qualcuno forse rammenterà il fotogramma esatto, che ritrae Sbrissa mentre esulta a più non posso in piedi dalla panchina. Sono gli ultimi secondi di una gara speciale giocata proprio nei mesi scorsi: le Lupe avevano appena sconfitto per la prima volta il Famila Schio. Ma nell'album dei ricordi resta spazio anche per molto altro. «Un terzo posto regionale con l'Under 15, che ci qualificò per l'Interzona, la promozione in Serie B e poi quella in A/1, ma anche le vittorie nei derby con la Reyer durante la regular season 2014-2015. Emozioni uniche. Ho iniziato a giocare tardi, a 11 anni, senza fare il minibasket, ma ripercorrendo la mia carriera non posso fare a meno di pensare che solo il duro lavoro ti porta lontano».
Cosa farà Mary da "grande"? «Resterò nel basket come sto facendo da qualche tempo nella veste di responsabile del settore minibasket», risponde Sbrissa, insegnante di educazione fisica al liceo scientifico Giorgione (lo stesso di Martina Fassina) a Castelfranco, «Ma intanto ci sarà sicuramente un'occasione per salutare come si deve tifosi, sponsor e amici delle Lupe».
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