Mazzucco: «Lavoretti casalinghi dopo la fatica del mio primo Giro»

Andrea Fin / PADOVA
«Il primo giorno a casa l'ho trascorso facendo un po’ di lavoretti ma niente bici. La parola d'ordine adesso è recuperare le energie».
Fabio Mazzucco, 21enne di Conselve in forza alla Bardiani CSF Faizanè ha il sorriso soddisfatto di chi sa di aver compiuto l'impresa sognata sin da quando, da bambino, aveva iniziato a pedalare.
«E' stata una corsa lunga e difficile ma già sabato, quando ho tagliato il traguardo del Sestriere, ho capito di avercela fatta e ho potuto festeggiare con lo staff e con il resto della squadra. Domenica, nonostante la fatica, mi sono goduto l'ultimo giorno di gara» confida il giovane professionista padovano che a Milano ha chiuso anche la sua prima stagione nella massima categoria. «Un peccato non avere a disposizione delle corse per poter mettere a frutto la condizione del Giro e provare a prendermi qualche soddisfazione personale. Ma in una stagione così strana è già un successo aver potuto correrlo».
Dal ritiro in altura con la squadra nel mese di agosto, sino al traguardo finale del Giro d'Italia, Fabio Mazzucco ha trascorso due mesi lontano dalla famiglia: «Sono state settimane in cui ho avuto al mio fianco la squadra che mi ha fatto da seconda famiglia. Per più di trenta giorni, anche a causa delle restrizioni dovute al Covid-19, ho vissuto sempre con le stesse persone ma è stato bello e per questo voglio ringraziare i miei compagni e lo staff perchè non mi hanno mai fatto mancare nulla».
Nei 23 giorni di corsa rosa di alti e bassi Mazzucco ne ha vissuti parecchi: «Ci sono stati momenti in cui ho pensato di mollare ma con la testa sono riuscito comunque a raggiungere il traguardo. Nella tappa dei Laghi di Cancano, a 100 chilometri dall'arrivo ero disperato al solo pensiero di dover affrontare ancora lo Stelvio. Anche sul Sestriere non è stata facile perchè i velocisti come Demare e Viviani erano andati in fuga e prima di potermi staccare con il gruppetto ho dovuto faticare parecchio. Poi ci sono stati alcuni giorni indimenticabili che porterò sempre nel cuore: dal punto di vista atletico la fuga di Rimini è stata bellissima e mi ha permesso di mettermi in luce mentre le emozioni vissute a Monselice, sulle mie strade, con il calore dei miei amici lungo il percorso, sono indescrivibili».
Dopo 23 giorni in giro per l'Italia, ora ad aspettare Fabio c'è un lungo periodo di riposo: «E' un pò strano, dopo tanto tempo trascorso fuori, tornare ai ritmi di casa. Avevo in programma di trascorrere un periodo di ferie per andare a visitare città e musei ma la situazione Coronavirus non lo consente. Sarà del tempo prezioso da trascorrere con la mia famiglia. Dopo il riposo, a fine novembre, tornerò ad allenarmi per preparare il 2021 con la speranza di poter tornare a correre regolarmente» ha concluso Mazzucco. —
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