Mercato Padova, 700 mila euro da sanare. Possibili solo trattative a saldo zero

Si tratta di una difficoltà contingente, non strutturale, sanabile in qualsiasi momento con un semplice intervento finanziario: in attesa del nuovo socio di maggioranza

Leandro Barsotti

PADOVA. Con la sconfitta di misura a Palermo si chiude il 2025 del calcio Padova, che tornerà in campo all’Euganeo l’11 gennaio contro il Modena.

Nel frattempo comincia il mercato di gennaio, anche se per il momento il Calcio Padova non può operare liberamente. La commissione governativa subentrata alla Covisoc ha infatti disposto un blocco parziale del mercato invernale per alcune società di Serie A e B, tra cui appunto il Padova. Il criterio è chiaro: per fare mercato servono indicatori patrimoniali in regola alla data del 30 settembre. La trimestrale del club biancoscudato, chiusa proprio al 30 settembre, presenta un risultato economico positivo ma evidenzia una carenza patrimoniale di circa 700 mila euro. Una situazione che, in condizioni normali, sarebbe stata colmata dai versamenti dei soci. Ma la trattativa in corso per la vendita della società ha congelato ogni intervento: il socio di maggioranza, Joseph Oughourlian, ha sospeso l’immissione di nuovo capitale, mentre gli altri soci restano in attesa di capire l’evoluzione dello scenario.

Si tratta dunque di una difficoltà contingente, non strutturale, sanabile in qualsiasi momento con un semplice intervento finanziario. Finché però lo stato delle cose resta questo, il Padova a gennaio potrà solo vendere per poi comprare a parità di cifra, oppure acquisire giocatori a parametro zero liberando prima un ingaggio equivalente.

Va ricordato che in questi sei mesi di trattativa societaria il club si è retto esclusivamente su risorse autonome. L’ultimo mercato estivo, come ha spiegato il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli nel forum esclusivo con il nostro giornale, è stato costruito con uno dei monte ingaggi più bassi della Serie B, nel segno della sostenibilità. Una scelta prudente che non ha impedito di allestire una squadra competitiva, capace di reggere il campionato e dare risposte credibili sul campo. Il Padova è oggi sospeso in un limbo più societario che sportivo: i conti possono essere sistemati, le regole sono note, le soluzioni a portata di mano. Resta da capire quando e da chi verrà premuto l’interruttore. — 

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