Morto Coramini, terzino della Juve

PADOVA. Un altro dei protagonisti del calcio italiano se ne è andato. Si è spento martedì pomeriggio a causa di un arresto cardiaco nella sua casa di Bresseo, Alberto Coramini, ex difensore di Juventus, Potenza, Pisa, Padova e Belluno. Coramini aveva compiuto 70 anni il 2 agosto scorso ed era originario di Maserà, in provincia di Padova. Lascia la moglie Mara e il figlio Filippo. I funerali dell’ex terzino che in carriera ha totalizzato 26 presenze in Serie A e 76 in B, dove ha messo a segno anche una rete, si svolgeranno alle ore 15 di oggi nella chiesa parrocchiale di Bresseo-Treponti.
Coramini non è stato un campione, niente a che vedere con i Sivori con i quali ha giocato, ma certo un ottimo giocatore, che non si è mai tirato indietro e che forse ha ricevuto meno di quello che avrebbe meritato dalla sua onesta carriera sportiva, anche se ha avuto la soddisfazione di partecipare ad alcune importanti gare. Cresciuto nelle giovanili della Juventus, dov’era approdato all’età di 16 anni, nella stagione 1964/1965 esordisce in prima squadra in una partita di Coppa Italia. Ad inserirlo nella rosa dei titolari è Paulo Amaral, l’allenatore brasiliano che quell’anno ha sfiorato lo scudetto giungendo secondo. Coramini con Amaral gioca importanti gare internazionali ma mai in campionato. Dopo la vittoriosa finale di Coppa Italia contro l’Inter viene ceduto al Potenza in Serie B dove rimane solo per la stagione 1965/1966. Alla Juve, intanto, arriva Heriberto Herrera e il tecnico paraguagio lo richiama a Torino. È l’anno del tredicesimo scudetto bianconero, Coramini gioca 12 partite a fianco di gente come Sivori, Stacchini, Cinesinho, Luis del Sol e Franco Causio. L’ultima partita in bianconero il terzino sinistro padovano la gioca il 15 maggio del 1968 contro il Benfica di Eusebio. Si tratta della semifinale della Coppa dei Campioni. Dal 1968 al 1972 disputa 82 partite con la casacca del Pisa. Nel campionato 1968/1969, il primo della storia della squadra toscana in Serie A, scende in campo 14 volte. Nel 1972 torna in Veneto per disputare quattro campionati con il Calcio Padova in Serie C e due con il Belluno in D. Quando arriva nella Città del Santo a guidare la squadra biancoscudata c’è il compianto Mario Perazzolo che nel corso del campionato viene sostituito da Mauro Gatti. Ieri la Juventus ha dato la notizia della morte di Alberto Coramini sul suo sito internet, dove rivolge alla famiglia «le più sentite condoglianze» da parte della società e dei tifosi. Chi ha giocato con lui lo ricorda come un calciatore serio, dai modi di fare semplici.
«Viveva la stessa vita dei numeri uno, degli eletti. Mangiava e si allenava con loro. Beccava le stesse botte e gli stessi rimproveri. Non prendeva i loro stessi soldi», scrive su Hurra Juventus del gennaio del 1968 Giuseppe Barletti.
Gianni Biasetto
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