Nadal e Halep all’assalto del Centrale
ROMA. Il primo dato, curioso, è che gli Internazionali Bnl di Roma avranno oggi, alle 13 in punto (diretta Supertennis), la stessa finale femminile dello scorso anno: Simona Halep contro Elina Svitolina. Nel 2017 vinse quest’ultima, stavolta la romena vuole decisamente la rivincita. Per farlo ha dovuto avere la meglio sulla resilienza di Maria Sharapova, durata praticamente due ore e mezza (4-6, 6-1, 6-4), avendo contro anche mezzo stadio, essendo la russa molto amata dal pubblico romano. Comunque vada sarà stato il trionfo del vento dell’Est, almeno per quanto riguarda il tabellone femminile: l’altra semifinalista sconfitta era una estone, Anett Kontaveit. «Sono felice di essere di nuovo in finale, di nuovo contro Elina, e stavolta spero di non farmi male come accadde l’anno scorso. Poi sono felice perché sto migliorando il mio gioco e perché ho battuto per la prima volta sulla terra rossa Maria Sharapova», ha detto a fine partita la Halep.
Alle 16 gli occhi saranno però tutti per Rafa Nadal, che ieri ha disposto di Novak Djokovic 7-6 (4), 6-3, ma ha dovuto faticare molto nel primo set. La partita ha dimostrato che il serbo è in pieno recupero, sulla strada per ritornare quello che ha dominato il tennis un paio di anni fa, e lui stesso s’è detto infatti contento della prestazione. «Saluto Roma con soddisfazione perché sento che le cose stanno andando per il loro verso. È stato bello giocare in uno stadio pieno di gente, quasi con un tifo calcistico. Nadal comunque ha giocato meglio i momenti salienti, e ha meritato di vincere».
Era la cinquantunesima sfida tra i due, con Djokovic che ne aveva vinte ventisei. Ora lo spagnolo ha quasi pareggiato i confronti diretti, e il prossimo potrebbe essere in quel di Parigi, dove a fine mese comincerà il Roland Garros. «Voglio essere sincero. Io ho un obiettivo: vincere questo torneo. Se poi torno al numero 1, bene, fantastico, sempre meglio che essere numero 2. Ma io sono qui per vincere Roma, credetemi», ha detto Nadal, «La partita si è giocata su pochi punti. Ero avanti, poi lui ha giocato un ottimo game senza errori. E il match è diventato molto, molto equilibrato. Penso di aver giocato in modo aggressivo con il diritto nel tie break. E in momenti importanti nel secondo set è stato di nuovo la chiave. Sono stato capace di cambiare il ritmo del punto, combinando palle alte con colpi lungolinea con il diritto».
Lo stesso Nadal ha voluto riconoscere i miglioramenti del serbo: «Quando stai cercando il tuo miglior livello è diverso da quando non ci devi pensare, rispetto a quando ti viene in automatico. Lo sforzo mentale è maggiore. E Nole sta tornando da un lungo infortunio. Ho giocato contro uno dei migliori giocatori della storia di questo sport che ho visto più volte giocare quest’anno e posso dire che non ho alcun dubbio che, se lui vuole, tornerà al suo miglior livello». E la rivalità può continuare.
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