Nasce la mezza maratona del Santo

Atletica. Camposampiero si ribella: «La faremo anche noi il 17 aprile 2016»

CAMPOSAMPIERO. «Organizzeremo una contro-mezzamaratona lungo il Cammino del Santo, il 17 aprile prossimo, in concomitanza con la nuova Maratona di Padova».

L'annuncio è arrivato dalla civica "Camposampiero Città Progetto cambiamento", dell’ex sindaco Domenico Zanon. Il consigliere, affiancato dalle colleghe Sofia Bertolo ed Alessandra Conte e da Gianfranco Bellotto, Giovanni Torresin e Nicola Pellanda, ex consiglieri della sua amministrazione, ha sfoggiato una maglietta con il logo della maratona e le scritte “L'importanza di essere Antonio" e "Da qui è partito Antonio".

«Constatiamo dal logo, non senza sorpresa, che la nuova maratona di Padova è già arrivata alla diciassettesima edizione, che transiterà anche per Selvazzano, il cui sindaco guida la Provincia, e che soprattutto ha il nome di Antonio», ha dichiarato, provocatoriamente, Domenico Zanon. «E proprio il Santo, che non occorre neppure nominare, era la caratteristica fondante della nostra maratona: lungo il suo ultimo cammino, da Camposampiero all'Arcella, i maratoneti arrivavano fino a Padova. Oggi, nel silenzio assordante di tutti, questo evento che coinvolgeva migliaia di volontari ed associazioni ci viene scippato senza una motivazione chiara, né tantomeno ufficiale».

Per questo Zanon presenterà un'interrogazione al presidente della Federazione del Camposampierese per sapere «quali siano state le iniziative della Federazione finalizzate a mantenere nel territorio la Maratona di sant'Antonio».

Infine, il ricordo di Guerrino Ruffato, presente ieri in sala, su come nacque la Maratona di Sant’Antonio nel 1999: «Ero in aereo, diretto negli Stati Uniti per accompagnare Gianni Morandi a disputare la Maratona di New York», ricorda Ruffato, all'epoca massaggiatore personale del cantante. «Mi trovai seduto a fianco di Silvana Santi, che con Vittorio Casarin stava andando a vedere la stessa corsa per poterla organizzare da noi. Così, casualmente, si formò un gruppo di lavoro cui Morandi diede grande impulso, partecipando alla prima edizione ed alla mezza del 2010».

Francesco Zuanon

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