Niccolini si scontra con Petkovic Lesione del legamento e tibia rotta

PADOVA. La stagione di Daniel Niccolini è finita dopo 11’ della ripresa di Padova-Bassano. La sfortuna ha voluto accanirsi su di lui a tre giorni dal suo compleanno, che cadrà il 23 dicembre. Il difensore fiorentino ha trascorso poche ore al pronto soccorso del Policlinico Universitario di Padova, prima di tornare a casa. Abbattuto, ma con ancora la forza di sorridere.
L’incidente. È successo tutto nello spazio di pochi secondi. Il pallone che rotola nel cuore dell’area di rigore, e Niccolini, da buon difensore, che interviene per spazzare via. Non si accorge, però, che Petkovic sta uscendo e, anticipato proprio dal compagno, non riesce a frenare la corsa. L’impatto tra i due è violentissimo, il portiere frana addosso al compagno e il ginocchio compie un movimento innaturale. Niccolini resta a terra urlando per il dolore, i soccorsi sono immediati: dentro all’ambulanza, a bordo campo, rimane una decina di minuti, durante i quali gli viene somministrata una flebo di antidolorifico. Quindi , insieme al medico sociale, Pierantonio Michieli, e a papà Maurizio, che stava seguendo la partita dalla tribuna, viene trasportato all’ospedale.
La diagnosi. Lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro con distacco osseo tibiale. Così sentenziano gli accertamenti compiuti dai medici. In poche parole, mentre il ginocchio compiva quel movimento innaturale, la trazione del legamento ha “strappato” uno spigolo del piatto tibiale dalla sua sede naturale. Domani pomeriggio, a Perugia, il giocatore sarà visitato dal professor Cerulli, lo stesso che lo scorso giugno aveva operato il ginocchio di Sebastiano Aperi: sarà lui a decidere quando avverrà l’operazione per ricostruire l’osso fratturato, operazione che dovrebbe avere luogo successivamente, a Roma o ad Arezzo. E c’è pure il rischio che il trauma possa aver danneggiato anche altri legamenti dell’articolazione. In ogni caso, si parla uno stop di diversi mesi.
L’abbraccio dei compagni. Ma a Niccolini il sorriso non è andato via del tutto. Mentre aspettava, con la gamba bloccata da una doccia gessata, intorno alla sua barella ha visto arrivare compagni, amici e dirigenti. I primi a raggiungerlo, dopo la partita, sono stati Aperi, Bucolo, il massaggiatore Baron e Roberto Bonetto. «Mi spiace tantissimo, stava facendo una grandissima partita», le parole dell’a.d. Uno dopo l’altro, poi, si sono presentati anche Dionisi, Cunico, Ilari, Marco Bergamin, il ds De Poli e naturalmente Lazar Petkovic. «Quando l’ho sentito urlare, non ho avuto il coraggio di guardare», ha confidato il portiere, sentitosi - suo malgrado - responsabile dell’incidente. «Sul momento mi sono spaventato, perché ho sentito il ginocchio andare un po’ per i fatti suoi», ha raccontato Daniel ai compagni. «Quando mi hanno spostato, ho davvero visto le stelle dal dolore». «Ma lui è sempre stato un ragazzo positivo», le parole di papà Maurizio. «Anche dai momenti peggiori ha sempre tirato fuori i lati positivi». E infatti, dopo essere stato dimesso intorno alle 18.45, Niccolini ha voluto a tutti i costi vedere la raccapricciante sequenza del suo infortunio. «Se mi sono solo staccato il piatto tibiale, sono il numero uno!», ha esclamato scorrendo quelle immagini. Auguri sinceri da tutti. (fra.co.)
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