Omnium allievi su pista È campione italiano il padovano Andrea Scarso

Gianni Biasetto

PADOVA

Festa grande giovedì scorso alla Ciclisti Padovani per la conquista della maglia tricolore di Andrea Scarso nell’Omnium, ai Campionati Italiani Giovanili su pista 2021. Un risultato prestigioso che arriva in casa biancoverde a distanza di 38 anni dal tricolore vinto nel 1983 da Silvio Martinello. A fare gli onori di casa il patron della Sc Padovani, Galdino Peruzzo, che ha preso in mano le redini della gloriosa società ciclistica nel 2012, affiancato dall’ex ciclista professionista Alberto Ongarato e da Martino Scarso, papà di Andrea. Peruzzo ha ringraziato i tecnici della Padovani che hanno contribuito al successo di Scarso, dal direttore sportivo Lucio Tasinato al preparatore per la pista Davide Bastianello. Tra i tanti invitati anche il presidente della Fci veneta, il padovano Sandro Checchin, che ha manifestato entusiasmo per la medaglia d’oro vinta pochi minuti prima dal quartetto dell’inseguimento alle Olimpiadi di Tokio. «Un risultato eccezionale che avrà ricadute positive per il movimento del pedale nell’attività di base», ha esordito Checchin, «A noi ora il compito di farci trovare pronti a sfruttare la grande notorietà che arriva dall’oro olimpico». Il presidente della Fci veneta ha toccato il tasto dolente degli impianti: il leggendario velodromo Monti di Padova è chiuso da tempo per lavori. Una situazione che costringe i pistard padovani ad allenarsi al Rino Mercante di Bassano del Grappa. Trasferte che si è dovuto sobbarcare in vista dei Campionati italiani anche Andrea Scarso. «Il Monti doveva essere pronto per il giugno scorso tant’è che per Sant’Antonio avevamo previsto una gara saltata per l’indisponibilità della pista» aggiunge il presidente regionale, «Dopo le vacanze chiederò un incontro con il sindaco di Padova, Sergio Giordani, e con l’assessore allo sport, Diego Bonavina, per capire a che punto stanno i lavori. Tra non molto si fermerà pure il velodromo di Bassano. Le piste che funzionano in Veneto sono a Portogruaro, Pescantina, Sossano per l’attività giovanile, e Bassano solo per un paio di mesi. Quello che ci manca di più, però, è il Monti, il principe dei velodromi». —

Gianni Biasetto

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