Osservatori, benvenuti nel paese di Bengodi

ABANO TERME. Un'occasione unica, non solo per i piccoli calciatori, ma anche per gli osservatori da tutta Europa. Come ogni anno le tribune dello stadio di Monteortone, ma anche quelle dei campi secondari, si riempiranno di talent scout (più o meno in incognito), pronti a mettere gli occhi sui potenziali campioni di domani.

Il torneo di Abano ha ormai acquisito uno status d'eccellenza nel mondo del calcio e la prossima settimana non dovrebbero mancare esperti da vari paesi d'Europa. Tra le squadre più fedeli al torneo c'è anche la Signora d'Italia, con l'osservatore nazionale della Juventus, Fulvio Mason, che ha voluto tessere le lodi della manifestazione: «Io spero che il torneo continui a crescere e non perda l'interesse e la qualità che ha acquisito nel corso degli anni», le sue parole. «A livello di valori non vedo altre competizioni in giro per l'Europa superiori a questa, per quanto riguarda la categoria in questione. Si possono ammirare ragazzi di talento, ai quali questa esperienza potrà servire tantissimo, non solo a livello sportivo ma anche umano. Io credo che, in futuro, tanti di loro potranno ricordare con orgoglio la settimana in cui hanno giocato ad Abano. Ed è anche per questo che la Juventus partecipa più che volentieri alla manifestazione».

Un plauso è arrivato anche dal direttore sportivo del Padova, Fabrizio De Poli (nella foto): «Per noi è un orgoglio poterci confrontare con tutte queste squadre e dobbiamo ritenerci fortunati ad avere un evento del genere nella nostra provincia. C'è chi paragona il torneo di Abano a quello di Viareggio. Per me è anche meglio, soprattutto dal punto di vista della logistica. In Toscana per spostarsi da un campo all'altro ci vogliono anche due ore di auto, qui hai tutto vicino, in strutture all'altezza. E per noi addetti ai lavori è una manna».

Ha voluto lanciare un video messaggio, rivolto a tutti i giocatori, il portiere della Roma Morgan De Sanctis: «Auguro un buon torneo a tutti», il suo appello, «Cari ragazzi, pensate a divertirvi e soprattutto non dimenticate mai il rispetto nei confronti di compagni, allenatore, arbitro e avversari».

Stefano Volpe