Padova, comincia oggi l’era di Zamuner

Sarà “direttore generale con responsabilità sull’area tecnica”. Alle 15 la presentazione. Adesso può arrivare anche Tedino
Di Francesco Cocchiglia

PADOVA. Ci sono volute più di due settimane, ma alla fine l'annuncio tanto atteso è arrivato. Giorgio Zamuner è il nuovo direttore generale biancoscudato: un’investitura ormai scontata e annunciata da tempo, da quando era cessato il rapporto con l'ex diesse Fabrizio De Poli, ma che ha avuto bisogno di attendere l'uscita dai playoff del Pordenone per essere ufficializzata.

VOLTO NUOVO. Nel primo pomeriggio di ieri, sul sito della società biancoscudata, è stata annunciata la chiusura dell'accordo: "Il Calcio Padova", recita la nota, "informa che è stato concluso un accordo di collaborazione con il sig. Giorgio Zamuner che ricoprirà il ruolo di direttore generale e responsabile dell'area tecnica. Il nuovo dirigente verrà presentato alla stampa martedì alle 15 nella sede di viale Nereo Rocco». Giorgio Zamuner, 51 anni, nato a San Donà di Piave ed ex calciatore professionista tra Serie B e C con le maglie, tra le tante, di Modena, Spal, Vicenza e Triestina, è l'uomo scelto da Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto per costruire il Padova che verrà. Un incarico che può lanciarlo definitivamente come direttore sportivo (anche se a tutti gli effetti non lo è ancora, visto che deve ancora frequentare il corso di abilitazione della Figc) dopo aver fatto le fortune del Pordenone nell'ultima stagione dall'altra parte della scrivania, dopo che per diversi anni era stato procuratore di calciatori.

LA CARICA. Era dai tempi di Gianluca Sottovia, quindi sotto la gestione di Marcello Cestaro, che il Padova non aveva tra i suoi ranghi un direttore generale. L'investitura di Zamuner con questa specifica inquadratura permetterà all'ex agente di ricoprire una carica in società pur senza il patentino da diesse: vigilerà sui conti del club insieme all'amministratore delegato Roberto Bonetto, e costruirà la squadra per la prossima stagione grazie alla delega sull'area tecnica. Con lui, da Pordenone, arriverà anche Marcelo Mateos, che comunque non sarà presentato questa mattina insieme al nuovo digì e che dovrebbe diventare una sorta di figura di "collegamento” tra squadra e società.

PROSSIMA TAPPA. Risolto, finalmente, il capitolo relativo dal direttore generale, da oggi scatta la corsa alla nomina del prossimo allenatore. Dopo il divorzio con Pillon, Zamuner si giocherà tutte le carte a sua disposizione per strappare al suo vecchio club anche il tecnico Bruno Tedino: l'assalto al secondo artefice del bel giocattolo neroverde potrebbe portare novità già nelle prossime ore, a patto che si riesca a convincere il presidente friulano, Lovisa, a liberarlo. Tedino ha altri due anni di contratto, e dopo l'eliminazione dai playoff ha lasciato intendere che il suo futuro potrebbe essere lontano da Pordenone. Dall'altra parte, dalla viva voce del patron pordenonese, è arrivata una prima apertura: «Non trattengo nessuno controvoglia», ha ammesso Lovisa, «Vediamo se Tedino vuole partecipare al nostro progetto». Entro questa settimana, comunque, il Padova avrà anche un nuovo allenatore. Dalla rosa dei papabili si è sfilato ieri Sottili: l’ex Bassano ha firmato con l’Arezzo.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova