Padova con un Sarno in più: «Sono pronto a sgomitare per un posto»

Ha finito di scontare la squalifica per il “caso Foggia” e torna a disposizione proprio contro la “sua” Salernitana
EDEL - FOTOPIRAN - PADOVA - AMICHEVOLE PADOVA GAVORRANO.Vincenzo Sarno
EDEL - FOTOPIRAN - PADOVA - AMICHEVOLE PADOVA GAVORRANO.Vincenzo Sarno

padova

E se il nuovo acquisto per il reparto offensivo il Padova ce l’avesse in rosa da quasi dieci mesi? Perché, e ne è consapevole anche il diretto interessato, in biancoscudato non si è ancora visto il vero Vincenzo Sarno. Arrivato lo scorso gennaio dopo 6 mesi fuori rosa nel Foggia, ha faticato a trovare la condizione migliore, mentre i nuovi compagni viaggiavano a mille. Quindi la squalifica di 4 giornate per il caso Foggia che l’ha costretto a saltare questa prima parte di stagione. «Il patteggiamento sembrava la soluzione migliore, invece si è rivelata la peggiore, ma non ci voglio più pensare», dice. Già, perché dalla prossima sfida tornerà finalmente a diposizione anche Sarno, che si candida a un posto dietro la punta nel 3-4-2-1 di Bisoli.

«Sono felicissimo e anche emozionato. Non è stato facile condurre il ritiro sapendo che avrei dovuto aspettare almeno metà settembre prima di giocare. Ma sono pronto, mi manca solo il ritmo partita». Per il trequartista napoletano la Serie B sembrava quasi una chimera. «Ho fatto una cinquantina di presenze in passato, ma adesso mi sento tutt’altro giocatore. Ho un’altra mentalità, arrivo nell’età giusta e con entusiasmo».

Si aspettava una partenza così forte del Padova? «Conosco come lavoriamo e il valore dei miei compagni, ho sempre avuto fiducia in questa squadra». Lì davanti ci sono tante soluzioni tattiche ma anche tanta concorrenza. «Sarà dura guadagnarsi il posto ed è giusto così. La concorrenza è agguerrita, ma penso che più siamo e meglio è».

Obiettivo? «Puntiamo a raggiungere la salvezza il prima possibile per poi divertirci. Non penso ad obiettivi personali, la salvezza vale più di qualche gol. Ma di sicuro voglio divertirmi». Dopo un periodo di adattamento sembra essersi ambientato bene anche a Padova. Vive in centro dove l’hanno raggiunto moglie e figli ed è già stato “adottato” dai tifosi. «Gli applausi che mi hanno riservato ad “Appiani in festa” mi hanno fatto felice, ogni volta che mi vedono mi cantano “teron, teron”, è una cosa goliardica e mi diverte».

Tra l’altro la sua prima partita sarà a Salerno. «Per me è un derby. La Salernitana ha una delle curve più calorose d’Italia, è bello giocare all’Arechi. Dovrò preparare un bel po’ di biglietti per tutti i familiari che vorranno venire a vedermi...». —



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova