Padova, dopo un anno complesso, ora gli ultras sono più forti
INNERGAME / La vera vittoria non è stata ottenere la fine dei lavori della curva, ma non aver mai spento la fiamma della passione

Un ultras mi chiede: «Meglio con noi lo stadio? L’anno scorso dicevi che lo stadio poteva stare senza ultras».
Non ho detto questo, casomai ho detto che lo stadio avrebbe dovuto trovare il modo di sostenere la squadra anche senza ultras. Perché gli ultras la scorsa stagione hanno scioperato, protestato contro un sistema che non li ascolta, a partire dal Comune che non riesce a migliore lo stadio.
Oggi lo stadio è tornato caldo con gli ultras. I giocatori sentono il loro apporto. La differenza tra gli spalti deserti e il muro il tifo organizzato sa creare è abissale. È l'essenza stessa dell'esperienza calcistica che torna a pulsare: è l'elemento decisivo del "dodicesimo uomo". Lo scorso anno espressi la mia perplessità sull’efficacia dello sciopero ultras: temevo che, nel tentativo di colpire l'amministrazione, la penalizzazione ricadesse sulla squadra che il ds Mirabelli aveva creato di grande qualità.
Quella mossa ultras può essere letta come un tentativo di "reset motivazionale" attraverso una protesta radicale. Tuttavia, se l'obiettivo (stadio decente) era chiaro, il processo scelto rischiava di violare il principio fondamentale della coesione sociale tra tifoseria e atleti. D’altronde gli ultras vanno capiti: un'azione diretta, come una manifestazione davanti al Comune, avrebbe potuto scatenare reazioni repressive (il Daspo). La scelta ultras è stata di difficile equilibrio, un atto di "autodisciplina dolorosa" per affermare un principio.
Oggi, il risultato è agrodolce. I cambiamenti all'Euganeo sono stati minimi, e la vera "casa" del tifo non è ancora realtà. Eppure, quel sacrificio non è stato vano. Gli ultras hanno dimostrato una resilienza collettiva notevole, mantenendo vivo il gruppo in trasferte indimenticabili (Vicenza e Trieste resteranno nella storia). Questa capacità di conservare la motivazione intrinseca, pur rinunciando al rinforzo immediato (il tifo), è un tratto distintivo dei gruppi con una forte identità sociale.
Mai come adesso, il supporto Ultras è cruciale, perché il tifo organizzato agisce come un potente stimolo all'attivazione per gli atleti: riduce la percezione della fatica e aumenta la concentrazione.
Padova, città che si vanta della sua storia calcistica, non può ignorare questa forza. Il tifo non è solo un ornamento: è una componente di performance che merita rispetto e un luogo all'altezza della sua passione. La vera vittoria non è stata ottenere la fine dei lavori della curva, ma non aver mai spento la fiamma della passione, dimostrando che la motivazione è sempre più forte della frustrazione strutturale. Bentornati tifosi. Siete la carica emotiva che serviva. Lavoriamo affinché questa energia ritrovata spinga chi amministra la città a dare dignità alla vostra casa.
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