Padova nel progetto “Quarta categoria”: un premio dall’Uefa

Stefano Volpe / PADOVA

Il progetto “Quarta categoria” è stato premiato dall’Uefa con la massima onorificenza “Best Disability Initiative 2020”, vale a dire la miglior iniziativa di quest’anno a favore della disabilità.

E all’interno del progetto “Quarta categoria” c’è anche una squadra padovana, ringraziata ufficialmente ieri dalla stessa Figc.

Padova si conferma all’avanguardia europea nei progetti di inclusione sportiva per le persone diversamente abili e a far festa ieri è stata anche la sezione calcio a 5 del club biancoscudato.

Il Padova C5 è infatti una delle poche rappresentanti venete di “Quarta categoria”, il progetto nazionale di calcio a 7 riservato a calciatori con disabilità intellettivo-relazionale e patologie psichiatriche. La squadra padovana è nata nell’autunno del 2019, ha cominciato i primi allenamenti e durante la pandemia ha trovato il tempo per sistemarsi ufficialmente, legandosi al Padova Calcio a 5.

Dirigente responsabile il consigliere comunale Davide Meneghini, che assieme a Gennaro Simeoli ha allestito una squadra che adesso non vede l’ora di tornare in campo: «Crediamo nella potenza di in uno sport per certi versi diverso da quello che la maggioranza delle persone intende. L'ambizione è quella di essere da ispirazione per altre realtà a noi vicine». Un premio che dà lustro alla stessa città di Padova, come sottolinea Simeoli: «Avere la firma biancoscudata su questo 2020 con Padova Capitale Europea del Volontariato rispecchia quanto la nostra società voglia contribuire attivamente allo sviluppo del tessuto sociale nel quale operiamo».

La squadra al momento è ferma, come molte altre discipline, nell’attesa che si attenui l’onda della pandemia. A ottobre dello scorso anno aveva iniziato ad allenarsi al centro sportivo Vertigo di Terranegra e a giocare alcune amichevoli con l’obiettivo di partecipare al nascente campionato veneto. Per il momento, infatti, la regione non ha ancora trovato il numero sufficiente di squadre per dar vita al torneo ufficiale della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, ma la strada è tracciata e a breve dovrebbero esserci novità positive.

«Nel frattempo non vediamo l’ora che riprendano gli allenamenti agli ordini di mister Salvatore Ferraro», continua Meneghini. «Per questi ragazzi lo sport rappresenta una valvola di sfogo fondamentale per lasciarsi alle spalle i problemi di tutti i giorni». Ma non solo.

Il presidente del Padova Calcio a 5, Mattia Arisi, ha toccato con mano quanto questo progetto sia da stimolo anche ai ragazzi del suo vivaio: «I nostri giovani hanno potuto assistere alle prime partite dimostrative e sono rimasti affascinati nel vedere l’entusiasmo con il quale affrontavano queste sfide. Questi ragazzi ci insegnano tantissimo per caparbietà, sensibilità e passione». —

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