Calcio Padova, si riparte dal derby: in palio il pass per il Genoa
Il duello tra Padova e Vicenza riparte dalla Coppa Italia in gara secca. Dopo la promozione biancoscudata, si gioca all’Euganeo il derby che vale l’accesso ai trentaduesimi e un confronto con il Genoa

Dove eravamo rimasti? Il duello infinito tra Padova e Vicenza si ripropone anche all'alba della nuova stagione. Dopo il lungo e appassionante testa a testa che al termine dello scorso campionato ha premiato i biancoscudati con la promozione in Serie B, le due squadre si ritroveranno di fronte questa sera allo stadio Euganeo nel turno preliminare di Coppa Italia.
Si gioca in gara secca e in caso di parità al termine dei 90 minuti si disputeranno direttamente i calci di rigore.
In palio c'è il passaggio ai trentaduesimi di finale e una sfida suggestiva la sera di Ferragosto, quando la vincente del derby dovrà affrontare il Genoa a Marassi. Ma in palio c'è anche una nuova razione di sfottò, visto che il tormentone Spagnoli 94 resiste ancora da sei mesi e questo sarà l'unico incrocio stagionale tra le due squadre. Perché se il Padova ha ottenuto la promozione diretta in B, il Vicenza non ha fatto tanta strada ai playoff e ripartirà ancora dall'inferno della Serie C.
«Ma guai a sentirsi di categoria superiore», ha ammonito alla vigilia il tecnico Matteo Andreoletti. Anche perché il Padova si presenterà con un vestito molto simile a quello della scorsa stagione. A scanso di sorprese dovrebbero essere solo tre i nuovi acquisti in campo dal primo minuto, uno per reparto. Pastina guiderà la difesa, Ghiglione si sistemerà sulla fascia destra mentre Seghetti dovrebbe vincere il ballottaggio con Buonaiuto per affiancare Bortolussi in avanti. Complici infortuni e squalifiche, nonostante la rosa ampia a disposizione, Andreoletti si ritrova la coperta un po' corta e come esterno sinistro potrebbe adattare Faedo, visto che Barreca e Favale sono stati convocati ma sono in ritardo di condizione e il giovane Tumiatti non è ancora pronto per una partita del genere.
«L'atmosfera è quella del primo giorno di scuola», ha sorriso il tecnico prima della rifinitura che si è svolta sul rinnovato prato dello stadio Euganeo. «Abbiamo voglia di disputare una bella partita contro un avversario verso il quale c'è una rivalità sentita. Da parte mia c'è grande curiosità per capire a che punto siamo, visto che non abbiamo disputato tante amichevoli. A livello numerico non siamo in sofferenza, c'è qualche assenza ma troveremo le soluzioni».
Si riparte dallo zoccolo duro della scorsa stagione anche perché, tra chi è arrivato in corso d'opera e chi ancora deve ambientarsi, il Padova sta vivendo una fase transitoria. «Questo mi rende orgoglioso perché vuol dire che l'anno scorso abbiamo lavorato in modo ottimo. Ora, però, da una parte abbiamo una vecchia guardia che conosce quella che è la richiesta dal punto di vista tecnico e dell'atteggiamento. Dall'altra, i nuovi arrivati che devono allinearsi a questo contesto. Ci vorrà del tempo ed è chiaro che già in questa partita non mi aspetto di vedere il miglior Padova. L'obiettivo è sempre quello di farci trovare pronti all'inizio del campionato».
Il tecnico biancoscudato continua a reputare il Vicenza una corazzata per la Serie C: «Sta cambiando filosofia, seguendo la strada che si è rivelata più vincente negli ultimi anni in C. Ma resta una squadra molto forte, la favorita alla vittoria del girone. Come detto, noi non dobbiamo sentirci di categoria superiore, anche perché dobbiamo ancora dimostrare sul campo di esserlo. Ripartiamo dalla nostra identità: umiltà, fame e spirito di sacrificio».
Non ci sarà Delli Carri che è ai saluti. Dovrebbe essere ufficialmente un giocatore del Monza, nonostante Andreoletti abbia cercato di trattenerlo: «A lui sarò sempre grato, come a tutti i giocatori della scorsa stagione. Poi, io non devo pregare nessuno a mettersi la maglia del Padova. Chi non vuole rimanere, perché legittimamente ha altre ambizioni, è giusto che vada». —
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