«Pavanel? È un visionario per il Padova è un affare»

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Può un allenatore che ha fatto tanta gavetta, che è partito dal basso ed è arrivato a giocarsi la chance più importante della carriera a 53 anni, essere considerato sempre un passo avanti? Sì che può, parola di chi lo conosce bene. Massimo Pavanel, il nuovo allenatore del Padova, si è presentato ai tifosi biancoscudati ammettendo di: «aver sputato sangue per riuscire ad emergere». Si è costruito tutto da solo, provando spesso ad anticipare i tempi.
A Padova ha reintrodotto la figura del match analyst, affidata a Daniele Riganti, che non è una novità assoluta ma è sicuramente una svolta in chiave moderna nello staff tecnico. La vera innovazione, tuttavia, Pavanel la introdusse agli albori della carriera, nel 2007, in Eccellenza a Pordenone, diventando uno dei primissimi allenatori a servirsi di uno psicologo dello sport. All’epoca fu guardato con molto sospetto, ma la mossa funzionò e diede origine anche a un lungo sodalizio con lo psicologo Luca Modolo, che nell’ultima stagione ha lavorato con l’Udinese. Ma non dimentica da dove è partito: «Con Pavanel mi lega una grande amicizia», spiega Modolo. «Ci conoscemmo quasi 20 anni fa quando lui lavorava per la rappresentativa giovanile regionale del Friuli. Nel 2007 mi volle a Pordenone, ma il mio arrivo fu accolto con grande scetticismo ed ironia. Pensavano: “che ci fa uno psicologo tra i dilettanti?”. Poi alla fine vincemmo il campionato».
Cosa le chiese? «Di aiutare i giocatori per qualsiasi dubbio, difficoltà o ansia pre gara e di lavorare sulla performance mentale. Io dovevo soltanto rappresentare un valore aggiunto ma il vero motivatore resta sempre l’allenatore. E in questo, fidatevi, Pavanel è il numero uno». Cos’ha di speciale il nuovo tecnico del Padova? «È un visionario. Riesce sempre a vedere un passo avanti agli altri, ha un intuito che a volte sorprende anche me. Lo conosco molto bene e posso garantire che il Padova prendendolo ha fatto un affare. È un guerriero, molto competitivo ed è un vero leader per il gruppo. Se viene calato nel contesto giusto può essere valorizzato al massimo».
Crede che la sua carriera finora sia stata al di sotto delle sue potenzialità? «Io credo che valga la Serie A e non lo dico tanto per dire, lo dico perché ho conosciuto diversi allenatori della massima serie e Pavanel non ha nulla da invidiare a loro. È un maestro di calcio, parlarne con lui è sempre un piacere e vive totalmente per questo sport e per la sua professione. Mi auguro possa arrivare in Serie A, magari con il Padova».
Mercato. Nel frattempo continua a muoversi il mercato biancoscudato. Nelle ultime ore il ds Sogliano ha accelerato per l’acquisto del centrocampista Andrea Settembrini, svincolato dall’Entella. Il giocatore sembra aver rotto gli indugi e potrebbe firmare presto un biennale con il Padova. Settembrini, classe 1991, dal 2017 al 2019 ha giocato anche a Cittadella, conquistando la finale playoff contro l’Hellas. —
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