Per Luxuria (e le Iene) un nuovo arresto e l’espulsione da Sochi

L’ex parlamentare era entrata nella zona delle gare per protestare contro le leggi anti-gay del presidente Putin
Italian transgender Vladimir Luxuria poses for a photo prior she attends women's Olympic hockey semifinals between Canada and Switzerland during the Winter Olympics in Sochi (Russia), 17 February 2014. The transgender Vladimir Luxuria has defied the law against gay propaganda entering the park's Olympic Games in Sochi dressed in rainbow version and shouting in front of the cameras: "Being gay is ok". Luxuria was blocked by police at the entrance of the stadium. ANSA/CLAUDIO SALVALAGGIO
Italian transgender Vladimir Luxuria poses for a photo prior she attends women's Olympic hockey semifinals between Canada and Switzerland during the Winter Olympics in Sochi (Russia), 17 February 2014. The transgender Vladimir Luxuria has defied the law against gay propaganda entering the park's Olympic Games in Sochi dressed in rainbow version and shouting in front of the cameras: "Being gay is ok". Luxuria was blocked by police at the entrance of the stadium. ANSA/CLAUDIO SALVALAGGIO

SOCHI. Riesce a metà il tentativo di Vladimir Luxuria di portare dentro al Parco Olimpico la sua protesta contro la legge anti gay varata dal presidente russo Vladmir Putin.

Dopo i problemi di domenica, con il fermo ed il successivo rilascio, l’ex parlamentare è sbarcata ieri all’interno della zona dove si svolgono le gare insieme a Le Iene (Pio D'Antini e Amedeo Grieco), per assistere alla semifinale di hockey femminile fra Canada e Svizzera. Lei, vestita da Drag Queen con i colori arcobaleno e corona di fiori in testa, parla a ruota libera, spiegando i motivi del suo viaggio in Russia al fianco dei due inviati del programma di Italia 1.

Tutto sembrava procedere bene, fino a quando il transgender è stato nuovamente fermato e caricato su un auto dell’organizzazione, nonostante fossero in possesso dei biglietti, per essere poi rilasciato in aperta campagna. Stessa sorte per le due Iene.

L’unità di crisi della Farnesina si è attivata immediatamente per risolvere la situazione. Ma i tre vengono, dopo essere stati portati in albergo, torneranno in Italia come persone non gradite. La loro avventura russa è finita.

Prima del nuovo fermo, l’ex parlamentare aveva parlato della sua disavventura, ammorbidendo la versione data da Imma Battaglia, presidente onorario di Gay Project: «L’ho chiamata nel momento in cui ero più spaventata».

In realtà le lungaggini del suo fermo erano dovute all’attesa di un interprete. Il fermo era avvenuto a Sochi, lontano dalla zona olimpica di Adler, dove l’ex parlamentare e Le Iene facevano domande un pò troppo ardite alle persone riguardo ai loro pareri sui gay. In particolare Luxuria aveva con sé una bandiera con la scritta Gay is ok: l’alterco è partito quando il vessillo gli è stata strappato «da due energumeni», mentre lei ha opposto resistenza cercando di riprenderla.

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