Petrarca, con Rovigo corsa al recupero di Pavesi e Cannone

Simone Varroto / PADOVA

Meno uno alla sfida più attesa della stagione ovale italiana, finale a parte.

Domani alle 15 la Argos Arena del centro sportivo Memo Geremia ospiterà il derby d'Italia numero 169. Una storia che divide ma allo stesso tempo lega indissolubilmente il Petrarca Padova e la Rugby Rovigo, le due società più presenti e titolate del massimo campionato ed attualmente prima e seconda forza del Top 10.

Si giocherà per il prestigio, per la classifica e anche per la Adige Cup, che dal 2015 viene messa in palio e mantenuta fino al derby successivo dalla vincitrice.

Gli ultimi due confronti, quello dello scorso anno alla Guizza, e quello giocato al Battaglini in dicembre, sono stati vinti dall'Argos. Il gruppo tuttonero, capitanato dal romano patavinizzato Andrea Trotta, sta completando il lavoro di avvicinamento alla partita.

Oggi i tecnici Andrea Marcato e Victor Jimenez scioglieranno gli ultimi dubbi di formazione, in base ai riscontri in allenamento. «Abbiamo ancora dei dubbi perché stiamo recuperando alcuni giocatori importanti», spiega l'head coach Marcato, «Si è allenato a pieno regime per la seconda settimana Pavesi, che da ex di turno ci tiene molto, ma non abbiamo deciso se impiegarlo subito o attendere ancora. Sono invece pienamente recuperati sia Bettin sia Capone, fra i trequarti, e da ieri (mercoledì, ndr) è tornato a lavorare in gruppo anche Lorenzo Cannone, di cui però dobbiamo valutare le condizioni».

Quello legato al giovane talento della nazionale Under 20 è un dubbio non da poco, perché nelle ultime settimane si sono ridotte le scelte in terza linea. Al vice capitano Nostran e all'energico Ghigo, ancora ai box, si è aggiunto Manni, uscito malconcio dal match di Calvisano dopo aver giocato da protagonista.

«Stiamo aspettando gli esiti degli ultimi accertamenti al ginocchio, anche se non sembra niente di grave, ma è a riposo. Dalla settimana prossima invece riprenderà Michieletto, che ha ottenuto il via libera dal medico che l'ha operato».

A conti fatti, se Cannone non dovesse farcela, per la terza linea tuttonera sono disponibili Trotta, Catelan, Grigolon, l'italo-australiano Panozzo e il giovane Goldin, utilizzato nei minuti finali a Calvisano. —

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