Quarant’anni fa moriva Rocco l’inventore del catenaccio Con lui grandi Milan e Padova

- IL PARON. Nereo Rocco in un tipico atteggiamento: e' l'allenatore piu' amato
- IL PARON. Nereo Rocco in un tipico atteggiamento: e' l'allenatore piu' amato

TRIESTE. Quaranta anni fa moriva “El Paròn”. Così veniva chiamato Nereo Rocco ancora oggi etichettato come l’inventore del calcio moderno. E se si vuole discutere, anche che è stato l’inventore del “catenaccio” , quel modo di giocare che come prima regola aveva quella di “distruggere tutto quello che si muove in area” e come seconda, più cerebrale e sottile, quella di marcare il centravanti avversario avendo le spalle protette da un uomo chiamato “libero”.

Ma Rocco era anche, anzi soprattutto, un uomo bonario mimetizzato nei panni di un allenatore burbero e schietto. A ciò abbinava una forte carica umana di simpatia che spesso e volentieri esplodeva in innumerevoli fragorose risate accompagnate da perle di saggezza passate alla storia. Qualche esempio? “El calcio xe semplice: uno in porta e 10 fora” e se un allenatore avversario, di una squadra più titolata della sua Triestina, si augurava che “vinca il migliore” lui ribatteva “speremo de no...” . A Trieste, ma non solo, è un’autentica istituzione. Basti pensare che lo stadio è intitolato a lui con all’ingresso della tribuna Pasinati un suo mezzo busto.

E una statua che lo ritrae con la mano a coprire gli occhi dal sole, campeggia anche a Milanello, il centro d’allenamento del Milan. Insomma parlare di calcio senza nominarlo è difficile. Tanto che sul “Paron” sono stati scritti almeno una mezza dozzina di libri e da ultimo, su testo del giornalista-scrittore Paolo Marcolin, è stata anche rappresentata una commedia dal titolo senza sottintesi “Ciò mone xe solo futbol” . . come dire “Tranquilli ragazzi è solo calcio” . Ma oggi – si chiedono in tanti – un tipo alle Nereo Rocco sarebbe ancora moderno, attuale oppure vecchio e superato?. —



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