Quei 30’ fatali al Cittadella Pellizzer: «Torniamo umili»

CITTADELLA. Il 58% dei gol subìti dal Cittadella è stato incassato fra il 30' e il 45' dei due tempi. Un dato importante, perchè più della metà dei palloni finiti alle spalle di Di Gennaro è concentrata in mezz'ora di partita. Nello specifico, il 33% dei gol realizzati dagli avversari si concentra nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, mentre nei 15' finali di gara il Cittadella incassa il 25% delle reti. La squadra di Foscarini, invece, non prende mai gol nel primo quarto d'ora. La conferma arriva dal match di Brescia, dove i granata hanno preso due dei quattro gol negli ultimi 15' dei due tempi. «Sabato siamo rimasti subito in 10», rileva il capitano Michele Pellizzer. «Il Brescia ha fatto girare velocemente la palla e noi abbiamo perso immediatamente le misure. Abbiamo corso a vuoto. Credo, comunque, che i gol incassati negli ultimi 15' dei due tempi siano frutto magari di un calo di tensione. Inconsciamente magari ognuno di noi abbassa l'attenzione e questo ci mette nelle condizioni di essere più vulnerabili e di perdere punti all'ultimo secondo, com’è già successo con la Ternana. È strano, perchè l'anno scorso avevamo il problema contrario, facevamo fatica ad entrare in partita nei primi 20'».
Pellizzer difende il reparto arretrato, che sabato ha subito quattro gol in un colpo solo dopo aver mantenuto per tre partite e mezza inviolata la porta: «Quello di Brescia è stato sicuramente un incidente di percorso. Siamo andati al “Rigamonti” convinti di essere diventati forti. Invece, abbiamo un po' mollato dopo l’1-0, come fosse subentrata una sorta di rassegnazione». Sarà una settimana di confronto e di attenta analisi quella che inizierà oggi per i granata: «Ci penserà il mister a farci tornare con i piedi per terra. A Brescia ci siamo un po' dimenticati che dobbiamo sempre giocare da Cittadella. Già da martedì 29 contro l'Avellino la squadra dovrà tornare in campo con la mentalità di chi si deve salvare. Contro i campani dovremo ritrovare quello spirito dimostrato nelle tre partite vinte per 1-0». Tra gli irpini giocano gli ex Schiavon e De Vito: «Schiavon lo sentirò prima e dopo la partita. È un bel mastino. Nell'Avellino ci gioca anche Bittante, che abita dalle mie parti. Avremo qualche giorno in più per preparare la partita e vogliamo fare uno sgambetto ai nostri ex compagni».
A proposito di ex, Pellizzer è ancora colpito dalla condanna ad Alex Cordaz, punito con 4 anni di reclusione per la morte della fidanzata avvenuta in un incidente automobilistico sette anni fa: «L'ho sentito. È un po' abbattuto, ma allo stesso tempo sereno e pronto ad affrontare anche questa sfida. Alex spera almeno in una deroga di sei mesi per finire il campionato con il Nova Gorica».
Tifosi. Stasera, sotto il tendone di Villa Rina, dalle ore 20 in poi si terrà la Festa del Tifoso. Presenti almeno 400 persone, oltre a squadra e dirigenza.
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